Città creative Unesco, Trieste candidata a “Città Creativa per la letteratura”

Trieste si candida “città creativa per la letteratura” aderendo al bando (entro il 30 giugno 2019) per entrare a far parte della Rete delle città creative UNESCO. Lo hanno annunciato stamane in Municipio gli assessori comunali alla Cultura e alla Comunicazione e Teatri assieme ai due consiglieri comunali che hanno presentato una mozione per proporre di attivarsi per il conseguimento di questo importante obiettivo. La Rete delle città creative UNESCO è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema). Le 180 città, in 72 paesi, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell'industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Attualmente in Italia le città creative sono: Bologna (musica), Fabriano (artigianato e arte popolare),Roma(cinema),Parma (gastronomia),Torino (design), Milano (letteratura), Pesaro (musica), Carrara (artigianato e arte popolare),Alba (gastronomia). Il Comune di Trieste ha interesse a presentare la propria candidatura a città creativa per la letteratura perché ha già posto in essere progetti qualificanti e innovativi tesi a rendere più evidente il suo ruolo di città letteraria: Il “Museo della Letteratura a Trieste” è un progetto, già cantierato, che prevede la realizzazione di uno spazio espositivo interattivo al piano terreno della storica e centrale sede della Biblioteca Civica A. Hortis, il cui fine è raccontare la ricchissima storia letteraria della città dall'Ottocento a oggi attraverso l'esperienza maturata nei musei Svevo e Joyce, aperti da vent'anni, e il confronto con analoghe iniziative in Italia e all'estero (Roma, Vienna, Dublino). Si intende realizzare un museo di narrazione che sfrutti tutte le potenzialità delle tecnologie digitali restando tuttavia ancorato alla materialità di oggetti e documenti.  Il museo si propone anche come incubatore di proposte culturali innovative dove l'istituzione si incontra con le realtà creative della città favorendo la nascita di una impresa culturale. I “Festival Letterari”: i musei dedicati rispettivamente a Italo Svevo e James Joyce promuovono da anni iniziative di divulgazione con due appuntamenti fissi annuali: “Buon Compleanno Svevo”, in occasione dell'anniversario di nascita dello scrittore, ogni 19 dicembre, e “Bloomsday. Una festa per Joyce” al 16 giugno, nella data in cui si svolge il romanzo Ulisse. Entrambi gli appuntamenti si configurano come festival che interessano più giornate e diverse tipologie di eventi (teatrali, musicali, conferenze, proiezioni, tour guidati ecc.) e si prevede di svilupparli ulteriormente per farne appuntamenti di riferimento per gli appassionati e per il turismo letterario. “L'itinerario Letterario”: a sua volta già in fase di avanzato sviluppo, tanto che se ne prevede il rilascio nel prossimo mese di ottobre, il progetto prevede l'inserimento di uno specifico “Walking tour” cittadino che, fra altri analoghi dedicati alla storia, all'architettura, alle culture e alle comunità, alle scienze e alle arti e al territorio, guidi i visitatori (ma anche gli stessi residenti) ai luoghi maggiormente legati agli scrittori e ai loro personaggi, realizzando un atlante letterario cittadino fruibile attraverso una serie di totem e targhe fisicamente collocati nei luoghi deputati, una collana di pieghevoli, un sito web e una app per dispositivi mobili con testi in italiano, inglese, tedesco e sloveno. "Il Patto per la Lettura” è un progetto già avviato nel 2018 con la sottoscrizione di un accordo che consorzia ben 125 partner tra associazioni, istituti culturali, imprese e professionisti del settore per la creazione di una “rete letteraria” intesa allo scambio di buone pratiche nell'ambito della divulgazione e della disseminazione della letteratura che si sviluppi sul territorio nazionale e nei paesi limitrofi. “L'archivio storico della letteratura per l'infanzia”: il progetto prevede la realizzazione di uno spazio espositivo interattivo che conservi e valorizzi il ricco patrimonio raccolto negli anni dai diversi istituti di conservazione e già oggetto di catalogazione e restauro. L'archivio è pensato come spazio di collaborazione con le case editrici, le scuole e gli altri istituti pubblici e privati che si occupano di libri e promozione alla lettura per ragazzi come luogo di studio e di progettazione creativa. “Progetti editoriali” intesi a mettere a disposizione del pubblico testi creativi per adulti e per ragazzi in diverse lingue, ivi compresa la ristampa di un gran numero di testi letterari da tempo esauriti e usciti dal copyright.  “I mestieri del libro”: il progetto vuol favorire l'incontro dei diversi attori della filiera del libro per sviluppare l'iniziativa e la creazione di nuove opportunità di lavoro nel campo dell'editoria e della letteratura, in particolare rispetto al lavoro giovanile. In tale ambito è prevista anche l'attivazione della “Residenza artistica per giovani autori e editori”: una realtà che aprirà le sue porte nell'estate prossima, volta allo studio del rapporto giovani ed editoria.  “Digital humanitis in ambito letterario”: progetti innovativi già posti in essere (allestimento in AR per i musei Svevo e Joyce, sperimentazione di un tour letterario basato sulla AR, data mining su testi letterari di Italo Svevo) e in via di ulteriore sviluppo grazie alla collaborazione tra Biblioteca civica A. Hortis, Machine Learning Lab del DIA Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste, DH Master Ca' Foscari e altri istituti di ricerca nazionali e internazionali. “Lettura come strumento di inclusione sociale”: attività tesa a promuovere lo sviluppo della rete degli spazi dedicati alla lettura - con particolare attenzione alle fasce di popolazione svantaggiate - tramite il modello della biblioteca partecipata e l'utilizzo di strumenti di progettazione dal basso. ITER DI CANDIDATURA Le città interessate a candidarsi debbono rispondere al bando pubblicato sul sito dell'Unesco: www.unesco.it), sottoponendo l’Application Form ufficiale accompagnate da una lettera di sostegno della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. La designazione delle città creative spetta poi al Direttore Generale dell'Unesco a seguito di un processo di valutazione che prevede consultazioni interne ed esterne con esperti indipendenti e le città membri della rete. Quest’anno il bando prevede che la Commissione Nazionale possa sostenere fino a quattro candidature. Ogni paese potrà vedere riconosciute al massimo due città per due diversi settori della creatività: Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema. Il termine per presentare le candidature scade il 30 giugno 2019, il termine per richiedere la lettera di sostegno alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO scade il 3 giugno 2019.