Chiuso 10 giorni il bar Arena, altre tre slot illegali dopo sequestro di agosto

Ancora controlli coordinati e interforze disposti dal Prefetto di Trieste Valerio Valenti e coordinati dal Questore Giuseppe Petronzi nell’ambito dell’iniziativa a carattere nazionale promossa dal Dipartimento della P.S e del Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

I controlli si sono articolati in cinque giornate e hanno visto impegnati gli uomini della Questura di Trieste, del Comando provinciale Carabinieri di Trieste e del Comando provinciale della Guardia di Finanza che, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Trieste, hanno effettuato una capillare attività di verifica della regolarità degli esercizi dediti alle attività di gioco e alla raccolta di scommesse.
Le cinque giornate di attività ispettiva, la cui finalità è anche quella di esercitare un’adeguata attività di prevenzione, hanno consentito di controllare circa 40 obiettivi, in particolare monitorando la regolarità delle autorizzazioni, il rispetto della normativa a tutela dei minori, il rispetto della Legge Regionale Friuli V.G. in materia di contrasto alla ludopatia.
Il personale della Questura di Trieste, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine di Padova ha elevato n. tre contravvenzioni per il mancato rispetto del divieto di oscuramento delle vetrine dei locali destinati al gioco, che la legge regionale punisce con sanzioni pecuniarie fino a 5.000 euro.
Il Questore di Trieste ha inoltre disposto la sospensione dell’attività per dieci giorni del Bar Arena di Via del Ghirlandaio, al termine delle verifiche eseguite congiuntamente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a seguito delle gravi violazioni amministrative rilevate nel corso dei controlli eseguiti nello scorso mese di novembre, per la presenza all’interno del locale di tre apparecchi slot machine completamente fuori norma, prive di autorizzazione e non collegate al totalizzatore nazionale e che il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provveduto immediatamente a sottoporre a sequestro amministrativo. E’ emerso infatti che non si trattava della prima violazione ma che già nello scorso mese di agosto erano state sottoposte a sequestro amministrativo altre tre slot machine completamente fuori norma a seguito di controllo dei monopoli. Malgrado ciò l’esercente aveva installato quindi altri apparecchi irregolari, commettendo una nuova grave violazione per la quale è scattata la chiusura del bar.
I controlli hanno riguardato sia sale giochi, che sale scommesse, VLT e pubblici esercizi con slot machines.
Nel corso della serata del 13 dicembre i Carabinieri della Compagnia di Via Hermet , supportati dal Nas di Udine e dal Nucleo ispettorato del Lavoro di Triste hanno sottoposto a controllo due esercizi pubblici di via dei Lloyd elevando sanzioni amministrative per complessivi 12.500 euro per violazioni in materia di igiene nonché per la violazione della normativa sul lavoro dipendente.
Le certificazioni sono previste anche a garanzia degli stessi esercenti, che in questo modo possono essere certi della regolarità dell’offerta di gioco proposta all’interno del proprio locale.
Al riguardo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha fornito una sorta di “istruzioni per l’’uso”, per fornire agli esercenti tutti gli strumenti utili a fugare qualsiasi dubbio sulla materia
VADEMECUM
Sugli apparecchi ELETTRONICI DA GIOCO (Slot Machine e VLT) devono essere apposti questi documenti, stampati su carta “olografata”, rilasciati dagli uffici ADM competenti:
− Nulla Osta di Distribuzione – indica il produttore dell’apparecchio, il codice modello di gioco e il Codice Identificativo Temporaneo;
− Attestato di conformità – indica che l’apparecchio è conforme alle disposizioni vigenti e riporta il Codice Identificativo Temporaneo e il numero del Nulla osta di distribuzione abbinato;
− Nulla Osta per la messa in esercizio – indica il Concessionario della rete telematica a cui fa capo l’apparecchio, il nome del gioco e della scheda di gioco, il codice modello e il proprietario. Viene inoltre riportato il numero di Codice Identificativo Permanente e il codice identificativo temporaneo.
Elemento comune a tutti i tre documenti (ai fini del corretto abbinamento) è il Codice Identificativo Temporaneo.
Il codice identificativo Permanente deve essere visualizzato sul video dell’apparecchio di gioco ad ogni accensione dell’apparecchio di gioco stesso. Accendendo e spegnendo le macchinette, quindi, il codice identificativo definitivo che appare a video deve essere lo stesso riportato sul nulla osta.
Sul portale ADM, all’indirizzo https://www.adm.gov.it/portale/monopoli/giochi/apparecchi_intr/newslot/newslot_elenco-modelli-certificati è possibile conoscere, inserendo il codice di 15 cifre riportato sui nulla osta, il nome del produttore, il nome commerciale, il numero delle partite per ciclo e la percentuale minima di vincita per ciclo partite. Controllo importante per verificare che la tipologia di apparecchio e di gioco siano registrati e legali.
Sempre dal portale ADM è possibile interrogare l’Elenco Soggetti-Ries, per verificare, tra l’altro, se il proprietario degli apparecchi risulta iscritto ed ha i requisiti richiesti dalla legge per poter operare.
L’obbligo di iscrizione al RIES riguarda TUTTI i partecipanti alla filiera del gioco. Gli stessi esercenti per avere le macchinette da gioco si iscrivono al RIES.
Quindi il controllo serve ad essere sicuri che chi propone l’installazione delle macchinette (di solito il gestore delle stesse) sia persona conosciuta alla filiera legale del gioco e non un qualunque personaggio più o meno improvvisato.
Per qualsiasi informazione o dubbio consigliamo di rivolgersi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o alla