Urban Center delle imprese, presentati i risultati di gestione 2022 della “casa comunale delle startup”

si è tenuto l’evento di presentazione annuale delle attività dell’Urban Center di Trieste, arrivato al suo secondo anno. Il report di quella che è stata definita “la Casa comunale delle startup” è stato introdotto dal Vicesindaco Serena Tonel, dall’Assessore comunale all’Innovazione Tecnologica e Transizione digitale, Michele Lobianco e dal direttore del Dipartimento Innovazione e Servizi al cittadino, Lorenzo Bandelli alla presenza dei rappresentanti di alcune delle realtà presenti negli spazi del Centro.
 
Il Centro – è stato sottolineato - ha continuato quest’anno il suo viaggio “a gonfie vele” nell’innovazione con le attività di contaminazione funzionale, per far incontrare e dialogare il mondo dell’innovazione nei settori BioHighTech e Digital HighTech, e del FabLab, laboratorio aperto a tutti con tecnologie di fabbricazione innovative (ad esempio, stampanti e scanner 3D e altro ancora).
In particolare, in questo secondo anno si sono tenuti, a oggi, un totale di 144 eventi, 70 per l’area di contaminazione funzionale e 74 per l’area di FabLab, che hanno visto la partecipazione di circa 4.300 persone, delle quali circa 1.100 in presenza e 3.200 da remoto (dati aggiornati al 12 dicembre 2022). Altri 10 eventi sono in programma entro la fine dell’anno.
 
L’ampia partecipazione da remoto è stata incentivata dall’attivazione sul sito www.urbancentertrieste.it della sezione “Libreria video”, una raccolta di tutte le registrazioni degli eventi svolti, e la segnalazione della disponibilità di tale servizio attraverso la newsletter periodica.
 
Tra gli eventi del 2022, meritano di essere menzionati l’incontro sulla sicurezza informatica per startup, PMI e grandi aziende organizzato in collaborazione con AEIT sezione FVG; l’edizione 2022 di EuroBioHighTech, appuntamento annuale di networking tra realtà innovative del settore della sanità intelligente; due edizioni dell’AI Job Fair, evento di networking nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning; l’evento sulle smart cities, con particolare riferimento agli effetti concreti che la digitalizzazione porta nella vita dei cittadini. Inoltre, l’Urban Center è stato scelto come sede di alcuni importanti eventi organizzati dal Comune di Trieste, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da loro partner.
 
Nel complesso, dalla sua apertura a oggi, in Urban Center di Trieste sono stati organizzati 272 eventi (168 di Contaminazione Funzionale e 104 del FabLab) che hanno coinvolto più di 10.400 persone (dati aggiornati al 12 dicembre 2022).
 
A contraddistinguere il 2022 è stata l’attivazione del terzo filone di attività, quello dedicato alle startup. Grazie a sette cutoff del bando del Comune di Trieste per l’insediamento di startup e spin-off negli spazi dell’Urban Center di Trieste, sono state selezionate 19 startup nazionali, delle quali 17 nazionali e 2 internazionali afferenti ai settori BioHighTech e Digital HighTech, ora insediate negli spazi del Centro. 
 
Nello specifico, le realtà suddivise per filiera sono: 
Ambient Assisted Living - Digital Health:
Feature Jam, MyTwin Care, Optimens e Sbrex;
 
Terapia innovativa - biotecnologie e sviluppo farmacologico:
Nanodent;
 
Digital HighTech e informatica:
Abuy, Carchain, D-ETECH, Easting Electronics, EVTECH4U, Gip84, HAURA, Kostja Klabjan, Skyproxima e VisionQub.it;
 
Nutraceutica - terapia veterinaria:
Bioingredients Research e Sensosan;
 
Biomedicale, diagnostica in vivo - diagnostica in vitro e "in silico": 
NanoPhoenix e WonderGene.
 
Buona parte di queste startup è stata presentata ufficialmente con due eventi dedicati, a maggio e ottobre.
 
Per loro è stata predisposta una sezione dedicata sul sito www.urbancentertrieste.it, denominata “UC Network”, per raccoglierle tutte e presentare ciascuna realtà con una pagina di approfondimento dedicata.
 
L’avvio delle attività per le startup è stato accompagnato da numerosi eventi dedicati: per presentare e agevolare la partecipazione al bando d’insediamento; per accogliere e presentare al pubblico le realtà, una volta insediate; sugli investimenti in idee innovative e su argomenti di stimolo all’imprenditorialità in generale. Tali eventi hanno coinvolto istituzioni, università, enti di ricerca ed enti locali di rilievo locali e regionale, nazionali e internazionali oltre a importanti attori del mondo del business italiano.
 
L’Urban Center nel 2022 ha accolto infine l’ingresso di tre nuovi partner per le attività di animazione: Artificial Intelligence Student Society (AIS2), associazione no-profit creata da studenti del master in Data Science e Scientific Computing dell’Università di Trieste; APZmedia, studio specializzato nella creazione di contenuti multimediali in particolare nel settore scientifico e tecnologico; Panakès Partners, venture capital che sostiene le realtà più promettenti nel campo delle scienze della vita.
 
Questo secondo anno di attività dell’Urban Center di Trieste riconferma il Centro come esempio virtuoso e riuscito di collaborazione tra soggetti pubblici e privati per la realizzazione di un hub di innovazione, nei settori BioHighTech e Digital HighTech, capace di riunire soggetti e mondi diversi con l’ambizione di favorire l’imprenditorialità, l’innovazione e l’open innovation sul territorio, nonché di accrescere il tessuto economico locale.
 
Non è un caso che per identificare la “Città europea 2022”, risultata poi Trieste, la Commissione valutatrice dell’Academy of Urbanism, nella sua visita alla città, ha considerato l’impatto dell’Urban Center nel sistema cittadino dell’innovazione.
“Abbiamo assegnato all’Urban center – ha dichiarato il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Economiche del Comune di Trieste, Serena Tonel - il compito di promuovere l’incontro tra scienza ed economia, in particolare nel settore dell’hig tech e del bio high tech, e i risultati illustrati non fanno che dimostrare come l’intuizione e gli investimenti pubblici siano stati corretti e vincenti, indirizzati a potenziare non solo i settori principali di riferimenti ma anche tutto il tessuto economico cittadino. L’innovazione anche delle imprese già esistenti sul territorio è un processo che deve essere stimolato e costantemente alimentato e su questo fronte l’UC ha un mandato strategico fondamentale. Il ringraziamento va anche ai partner privati del Comune che hanno colto gli indirizzi e li stanno portando avanti al meglio, con ottimi risultati”.
 
“La scelta politica di dedicare il vecchio magazzino del sale di Corso Cavour a contenitore di contaminazione di tecnologie innovative – ha affermato l’Assessore all’Innovazione e Digitalizzazione del Comune di Trieste, Michele Lobianco - è stata lungimirante e ha visto la nostra Città al pari delle città nord europee. Urban Center è tessera di un puzzle di straordinario cambiamento innovativo del Porto Vecchio di Trieste, strumento e sfida allo stesso tempo. Dove il Comune di Trieste ha fornito con lungimirante visione lo strumento, la sfida è stata colta, ed è colta con successo dai risultati ottenuti. La navigazione continua con una rotta precisa, la costante crescita nella competizione per eccellere”.
 
“Il 2022 – ha rilevato Elisabetta Borello, Co-Founder, VP Strategy & External Relations, Bio4Dreams - ha visto l’Urban Center - che ha definito la “Casa comunale delle Startup” -  popolarsi con un importante numero di startup, tra cui alcune straniere, superando gli obiettivi previsti dal bando di gestione del Centro. Il successo delle azioni portate avanti con l’Amministrazione comunale e i risultati ottenuti pongono solide basi di sviluppo dell’Urban Center che in questi due anni, nel tessuto triestino, ha assunto una posizione di catalizzatore dei temi che ruotano intorno al sistema dell’innovazione e delle startup. Il 2023 consoliderà e amplierà ulteriormente lo spettro d’azione del Centro e aprirà a nuove opportunità di sviluppo sinergiche nei settori BioHighTech e Digital HighTech”.