ROTTE GLOBALI. Trieste, il mare, il porto franco: sabato al Revoltella incontro conclusivo

Cosa c’è all’orizzonte? Quale avvenire è possibile scorgere? Quali rotte si possono disegnare a partire da una storia che dal mare ha ricavato ricchezza, lavoro, sviluppo, fonte di ispirazione? Nel terzo centenario dell’istituzione del Porto franco e a conclusione di Rotte globali, un programma di visite guidate gratuite che si proponeva di far scoprire e riscoprire ai triestini la storia della città e del suo rapporto col mare, i partner che hanno dato vita a questo network se lo chiederanno sabato 30 novembre dialogando con Massimo Negri, una delle massime autorità nel campo della valorizzazione dei patrimoni culturali, all’Auditorium del Museo Revoltella a partire dalle ore 10.30.

La storia dell’economia del mare triestina ha generato un patrimonio culturale di grande interesse, che oggi rappresenta un bene vivo e dinamico, capace di alimentare il domani, aprire nuove strade e tracciare nuovi orizzonti. Come valorizzare questa straordinaria eredità, che i triestini hanno dimostrato di apprezzare moltissimo partecipando numerosi agli appuntamenti proposti in quest’autunno?

Laura Carlini Fanfogna, direttore del Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste, Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Francesco Stanislao Parisi, presidente di Francesco Parisi Casa di Spedizioni S.p.A, Roberta Spada, responsabile dell’Archivio Storico delle Assicurazioni Generali e Adriano Sincovich, presidente dell’Istituto Livio Saranz, ne parleranno con uno dei massimi esperti in materia, il prof. Massimo Negri, direttore scientifico dell’European Museum Academy, fondazione olandese specializzata nella ricerca sull’innovazione museale in Europa. Modererà il confronto Sara Zanisi, ricercatrice della Fondazione ISEC; introdurrà l’incontro Ariella Verrocchio, direttrice scientifica del Saranz, che dichiara: «L’obiettivo è quello di provare a tratteggiare insieme nuovi possibili percorsi di fruizione, anche cogliendo spunti e sollecitazioni nel confronto con esperienze e buone pratiche italiane ed europee.» Un’occasione alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.