Lunedì a Trieste si prega per l'unità dei Cristiani

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Culto ecumenico cittadino

con la partecipazione di tutti i Pastoridelle chiese cristiane di Trieste

predicazione dell'Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi

Lunedì 20 gennaio 2020

ore 18.30

Chiesa Luterana 

Largo Panfili, 1 - Trieste

 

“Ci trattarono con gentilezza” (At 28,2)

Il testo biblico che ispira il tema della "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani" di quest’anno è stato proposto dalle Chiese di Malta e Gozo, comunità al centro della realtà migratoria del Mediterraneo, cui non a caso il Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione internazionale “Fede e Costituzione” hanno affidato la preparazione dei testi della settimana: la drammatica questione delle migrazioni infatti coinvolge tutte le chiese del mondo, ed è proprio ecumenico il comune impegno nel servizio di ascolto, rispetto, accoglienza, integrazione.

Il naufragio di Paolo e i suoi compagni durante il viaggio della prigionia è narrato in Atti 27,18 - 28,10: il testo, scritto in prima persona, narra della tempesta che investe la nave con duecentosettantasei persone e del ruolo di Paolo nell’incoraggiare tutti, e nell’approfittare di quella situazione per annunciare il Vangelo. Paolo non perderà l’occasione di parlare sia ai compagni di viaggio che poi, naufragati a Malta, agli abitanti dell’Isola i quali si dimostrano decisamente accoglienti. Il testo unisce sapientemente la drammaticità del racconto e la calma serena frutto della fede di Paolo nell’affrontare le avversità. È un invito a cogliere le opportunità per annunciare il Vangelo all’interno di relazioni umane autentiche, a testimoniare la fede facendosi compagni di viaggio prima, per poi proporre la Parola salvifica, nello stile del Risorto sulla via di Emmaus.

Qui in allegato è proposto un ventaglio di iniziative, proposte come ogni anno dal coordinamento dei pastori delle diverse comunità cristiane della nostra città. Invitiamo tutti a partecipare, innanzitutto con la preghiera, ma anche accogliendo l’invito a farsi compagni di viaggio del cammino ecumenico.