Lo show di Roberto Bolle aprirà il 68esimo Festival di Lubiana

Nel 2020 si terrà già il sessantottesimo Festival di Lubiana. Anche questa volta sarà di scena un programma accuratamente selezionato con artisti di spicco e produzioni artistiche provenienti da tutto il mondo, le cui linee guida sono l’eccellenza, la creatività, il desiderio di offrire al pubblico la migliore esperienza artistica e stupire anche gli appassionati di cultura più esigenti. Da giugno a settembre si potrà assistere a spettacoli di balletto e opera, musical, concerti da camera e sinfonici, spettacoli teatrali, la Colonia internazionale di arte figurativa, il Festival di Lubiana sul Ljubljanica, i master class e i workshop per bambini e giovani. Gli eventi principali a cui potranno assistere i visitatori nell’ambito della 68a edizione del Festival di Lubiana sono: l’affermato ballerino italiano Roberto Bolle, la Nona Sinfonia di Beethoven diretta dal maestro Charles Dutoit, il Teatro accademico di Stato Bolshoi di Mosca con il balletto Spartak e l’opera La dama di picche, I Solisti Veneti, I solisti di Mosca con il violista Jurij Bašmet e il fisarmonicista Richard Galliano, la violinista Lana Trotovšek e la pianista Maria Canyigueral con l’esecuzione di tutte le sonate per violino di Beethoven, l’Orchestra sinfonica di Pittsburgh diretta da Manfred Honeck con la violinista Anne-Sophie Mutter, l’Orchestra filarmonica cinese di Hangzhou diretta da Yang Yang, la Gstaad Festival Orchestra con la versione concertistica dell’opera di Beethoven Fidelio con il tenore Jonas Kaufmann e il soprano Anja Kampe e molti altri ancora. Sarà dato particolare risalto al 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven che è stato inserito nel programma più frequentemente del solito.

 

 

 

IL FESTIVAL SARÀ INAUGURATO DALLA STAR DEL BALLETTO ROBERTO BOLLE

Il 68° Festival di Lubiana sarà solennemente inaugurato il 28 giugno nella Piazza del Congresso dal ballerino di fama mondiale Roberto Bolle che su musiche di L. Delibes, J. Sebastian Bach, B. Britten e altri eseguirà coreografie di balletto classico accompagnato da altri ballerini. Bolle si è unito da giovanissimo alla Scuola di ballo del famoso Teatro alla Scala di Milano. Il suo talento fu notato tra i primi dalla star del balletto, Rudolf Nureyev, che lo scelse per il ruolo di Tadzio nel balletto Morte a Venezia. Solo due anni dopo è diventato primo ballerino della compagnia e con numerosi ruoli nei balletti più famosi si è costruito una carriera invidiabile nella danza. L’elenco comprende sia Cenerentola che Don Chisciotte, il Lago dei cigni, Romeo e Giulietta ed esibizioni nei più prestigiosi teatri del mondo. Dal 2007 si esibisce regolarmente con il New York City Ballet, alcune volte è andato in tournée anche con i “friends”, eccezionali ballerini con cui ha creato uno spettacolo artistico composto da brani di balletti famosi e brevi coreografie.

(28 giugno, Piazza del Congresso)

 

 

L’ANNO DI BEETHOVEN

L’Inno europeo sotto la direzione del maestro Charles Dutoit

Il mese di luglio si aprirà solennemente con il magnifico Inno dell’Europa unita, la Nona Sinfonia di Beethoven, che secondo molti esprime un senso di unità incondizionata tra le persone e fiducia negli ideali umanistici. Ludwig van Beethoven ha composto la Nona Sinfonia nell’arco di tutta la sua vita riassumendo in essa tutte le sue conoscenze di vita e musicali. Dopo aver scritto i primi tre movimenti decise di includere anche i solisti e il coro, il che era all’epoca una decisione molto rischiosa. L’opera, completata all’inizio del 1824, era estremamente all’avanguardia al momento della creazione, soprattutto per l’ampliamento del concetto di orchestra sinfonica, dell’apparato orchestrale e del suo messaggio. La prima esecuzione, diretta da Beethoven che era all’epoca già completamente sordo, avvenne a Vienna nel maggio dello stesso anno e, storicamente, la sua esecuzione ha segnato numerose occasioni speciali. È stata, infatti, eseguita alla riapertura del Teatro Wagner a Bayreuth, alla caduta del muro di Berlino, è stata incorporata in una sonda e inviata nello spazio in cui avrebbe portato i risultati umani a eventuali extraterrestri ed è diventata inoltre l’Inno della nuova Europa unita. Il 2 luglio sarà possibile ascoltare il capolavoro musicale eseguito dall’Orchestra e dal Coro della Filarmonica Slovena e dal Coro da camera Megaron sotto la direzione del pluripremiato maestro d’orchestra svizzero Charles Dutoit che ha recentemente ricevuto la prestigiosa medaglia d’oro della Royal Philharmonic Orchestra, dal 2018 si fregia del titolo di principale direttore dell’Orchestra filarmonica di San Pietroburgo.

(2 luglio, Cankarjev dom)

 

Esecuzione concertistica dell’unica opera di Beethoven

Il 18 agosto si presenta al nostro pubblico la Gstaad Festival Orchestra che con il tenore Jonas Kaufmann e la soprano Anja Kampe, sotto la direzione del maestro Jaap van Zweden, eseguirà una versione concertistica dell’opera Fidelio originariamente chiamata Leonora. L’unica opera in due atti di Beethoven è considerata una delle opere più interessanti e insolite del XIX secolo e allo stesso tempo il più grande capolavoro della letteratura lirica mondiale in generale. La Gstaad Festival Orchestra, fondata nel 2010, è composta dai migliori musicisti delle principali orchestre svizzere e accoglie ogni anno alcuni dei migliori studenti provenienti da diverse istituzioni musicali internazionali. In un decennio di attività, l’orchestra, guidata da Manfred Honeck e dal loro attuale direttore principale, Jaap van Zweden, si è sviluppata affermandosi come una delle orchestre più apprezzate. Continua a occupare una posizione di vertice fra i tenori più apprezzati al mondo il tenore tedesco Jonas Kaufmann che nel 1994 iniziò la sua carriera professionale al Teatro Statale di Saarbrücken, con l’aiuto del baritono americano Michael Rhodes acquisì però un modo di cantare diverso e più rilassato. Poco dopo iniziò a esibirsi in vari teatri lirici tedeschi, tra cui quelli di Stoccarda e Amburgo, cui seguì la conquista dei palcoscenici lirici mondiali. Nel 1999 debuttò al famoso Festival di Salisburgo nel Doktor Faust di Busoni. Durante la stagione 2006/2007 impressionò al Covent Garden con Don Jose nella Carmen di Bizet, l’anno dopo come Alfredo nella Traviata di Verdi, tra l’altro cantò anche Lohengrin alla serata di inaugurazione del Festival a Bayreuth nel 2010. Kaufmann è un interprete versatile che si esibisce regolarmente con alcuni dei principali direttori e orchestre del mondo come l’Orchestra Filarmonica di Berlino e Sir Simon Rattle, il suo opus comprende una vasta discografia, nel repertorio delle esibizioni si possono trovare i più importanti ruoli da tenore. Anja Kampe è una dei soprano più importanti della Germania, la sua svolta internazionale risale al 2003 quando si esibì sul palcoscenico dell’Opera Nazionale di Washington nel ruolo di Sieglinde nella Valchiria di Wagner, a fianco di Plácido Domingo. È un’ospite ricercata dai più importanti teatri lirici come la Los Angeles Opera, il San Francisco Opera, il Teatro dell’Opera di Stato di Berlino, l’Opera di Stato bavarese, l’Opera di Stato di Vienna, il Festival di Bayreuth, il Teatro Real, il Covent Garden e il Teatro alla Scala di Milano. L’ampio repertorio dei ruoli lirici del soprano comprende le opere dei principali compositori tedeschi, italiani e russi, esprime in modo più ampio il suo temperamento artistico e dà un’interpretazione straordinaria nei principali ruoli di Wagner.

Anche la sera successiva si potrà assistere a un concerto della Gstaad Festival Orchestra cui si unirà il pianista coreano Seong-Jin Cho. Il venticinquenne Seong-Jin Cho iniziò lo studio del pianoforte a sei anni diventando nel 2009 il più giovane vincitore del concorso pianistico giapponese di Hamamatsu. Attualmente è considerato uno degli artisti più apprezzati sulla scena musicale, con la sua tecnica virtuosa, poetica e colorita ha impressionato nel 2015 anche la giuria vincendo il primo premio al concorso internazionale Chopin di Varsavia.  Nel 2016 ha firmato un contratto esclusivo con la Deutsche Grammophone, come solista attivo si esibisce anche a fianco delle migliori orchestre e dei direttori in tutte le sale da concerto mondiali.

(18 e 19 agosto, Cankarjev dom)

 

Un’apprezzata orchestra americana e la regina del violino

Il 26 agosto si esibirà al Cankarjev dom l’Orchestra sinfonica di Pittsburgh. L’orchestra, considerata da molti una delle migliori orchestre americane, diretta dal maestro austriaco Manfred Honeck, sarà affiancata dall’eccezionale violinista Anne-Sophie Mutter. L’orchestra sinfonica di Pittsburgh vanta un’originalità artistica, una ricca storia grazie ad alcuni dei migliori direttori e musicisti del mondo, una forte dedizione alla regione di Pittsburgh che traspare nella cura per la tradizione degli abbonati. Dalla sua fondazione nel 1896 vi hanno tra l’altro collaborato come direttore d’orchestra gli artisti Lorin Maazel, André Previn e Mariss Jansons stabilendo i più elevati standard artistici nel loro lavoro. Dall’autunno del 2008 Manfred Honeck è il responsabile artistico e direttore d’orchestra, il direttore ospite principale è invece Andrés Franco. Manfred Honeck è stato per dieci anni violinista nell’orchestra dei Filarmonici di Vienna, ha iniziato la sua carriera di direttore come assistente di Claudio Abbado nell’orchestra giovanile Gustav Mahler. In seguito ha lavorato al Teatro dell’opera di Zurigo, è stato direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Oslo e poi anche dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, dall’autunno 2008 è anche il direttore ospite principale dell’Orchestra Filarmonica Ceca. La violinista tedesca Anne-Sophie Mutter è stata nominata regina del violino dal comitato che quest’anno le ha assegnato il premio musicale svedese Polar Music Prize. Con la motivazione che non si tratta solo di una musicista appassionata che non ha paura di rischiare, bensì con la sua musica è anche una narratrice eccezionale. Anne-Sophie iniziò la sua carriera negli anni ‘70 quando venne scoperta come bambina prodigio dal famoso direttore Herbert von Karajan, quest’ultimo scrisse per lei diversi brani musicali e le consentì numerose collaborazioni con l’Orchestra Filarmonica di Berlino. Il suo vasto repertorio comprende opere di tutti i periodi, è una straordinaria interprete della musica classica contemporanea e famosi compositori contemporanei hanno composto per lei o le hanno dedicato numerosi brani. Si dedica anche alla musica da camera e collabora regolarmente con le orchestre e i direttori più affermati a livello mondiale. Ha ricevuto molti dei più importanti premi e riconoscimenti musicali ed è la fondatrice di una fondazione che sostiene i giovani musicisti di talento. Anche questo concerto sarà in parte dedicato a Beethoven in quanto ci sarà tra l’altro in scaletta il suo unico Concerto per violino.

(26 agosto, Cankarjev dom)

 

Sonate per violino e pianoforte di Beethoven con Lana Trotovšek

Il 3, 4 e 6 agosto nella Filarmonica slovena si esibirà con le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven la violinista slovena Lana Trotovšek accompagnata dalla pianista spagnola Maria Canyigueral. Lana Trotovšek, dal suo debutto con l’Orchestra del Teatro Mariiinskij sotto la direzione di Valerij Gergiev nel 2012, si è esibita con diverse orchestre di fama mondiale: con Jurij Bašmet e I solisti di Mosca, con l’Orchestra sinfonica di Londra sotto la direzione di Gianandrea Noseda, con Sergej Krylov e l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra del Teatro lirico Verdi sotto la direzione di Tan Dun, con l’Orchestra Filarmonica Slovena, le Orchestre Filarmoniche di Shangai, Sarajevo e Zagabria, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovena e l’Orchestra da camera di Filadelfia. Nel 2009 ha completato gli studi post-laurea presso il Conservatorio di musica e danza Trinity Laban a Londra in cui inoltre insegna. Suona un violino di Pietro Antonio dalla Costa del 1750.

(3, 4 e 6 agosto, Viteška dvorana)

 

 

GRANDE TOURNÉE DEL TEATRO BOLSHOI

La collaborazione tra il Teatro accademico di Stato Bolshoi dalla Russia e il Festival di Lubiana risale al 2002 quando sotto la direzione di Fuat Mansurov venne inaugurata solennemente con il balletto Giselle l’allora 50a edizione del Festival di Lubiana. Quest’anno arricchirà nuovamente il suo repertorio estivo con una vasta tournée e precisamente a luglio quando ci saranno in programma due repliche del balletto Spartak di A. Hačaturjan (6 e 7 luglio) e due repliche dell’opera La dama di picche di P. I. Čajkovskij (9 e 10 luglio). La storia di Spartaco pone in evidenza lo schiavo originario della Tracia che guidò una delle più famose rivolte di schiavi dell’Impero romano. Il balletto fu messo in scena in anteprima nel 1956 nell’allora Leningrado (oggi San Pietroburgo), eseguito dal Corpo di ballo del Teatro Kirov (oggi Teatro Mariinskij), ma fu solo l’adattamento del coreografo e librettista Jurij Grigorovič nel 1968 che diede fama mondiale al balletto. Una tragedia appassionante, patologica e tirannica con una musica che coniuga predisposizione lirica e tratti forti, energici, appassiona ancora oggi i visitatori ed è considerata un segno distintivo del Teatro Bolshoi di Mosca. La tournée comprenderà anche una costante del repertorio lirico russo, la Dama di picche, il cui libretto è nato da una storia di Alexander S. Puškin. Con la scenografia di Adomas Jacovskis si esibiranno nei ruoli principali gli straordinari artisti del Teatro Bolshoi di Mosca, diretti da Tugan Sochiev. Sochiev è uno dei direttori d’orchestra di maggior successo della sua generazione che dal 2014 è direttore artistico e direttore principale dell’orchestra del Teatro accademico di Stato Bolshoi.

(6, 7, 9 e 10 luglio, Cankarjev dom)

 

 

MUSICISTI DI FAMA AL FESTIVAL DI LUBIANA

Uno dei più grandi musicisti viventi al mondo secondo la rivista The Times

Il 30 luglio si esibirà alla Filarmonica slovena uno dei più grandi gruppi da camera del mondo, I solisti di Mosca. Il The Times ha definito il loro leader carismatico, il violista Jurij Bašmet, “senza dubbio uno dei più grandi musicisti viventi al mondo”, nel 1994 è stato nominato “strumentista dell’anno”. Si unirà all’ensemble come solista il fisarmonicista Richard Galliano. Jurij Bašmet è senza dubbio la più grande personalità musicale tra i maestri contemporanei della viola. Si è esibito in quasi tutti i principali centri musicali dell’Europa e del Nord America. Ha suonato e registrato con musicisti di fama mondiale come Valerij Gergiev, Neville Marriner, Svjatoslav Richter, Mstislav Rostropovič e altri. È stato il primo che è riuscito a organizzare un intero recital di viola nelle più grandi sale da concerto. Da solista si è esibito con quasi tutte le orchestre più importanti del mondo tra cui l’Orchestra filarmonica di Berlino, l’Orchestra reale del Concertgebouw, le Orchestre sinfoniche di Boston e Montreal, l’Orchestra filarmonica di Los Angeles e la Philharmonia Orchestra di Londra. Con le sue esibizioni ha spinto molti compositori affermati a comporre brani destinati a una sua esecuzione. Jurij Bašmet si è affermato anche come direttore d’orchestra. Nel 1986 ha fondato l’ensemble I solisti di Mosca. Dopo alcuni anni di lavoro i musicisti dell’ensemble originario fuggirono in Occidente, Jurij Bašmet rimase a Mosca e nel 1992 fondò con i migliori diplomati del Conservatorio di Mosca un nuovo ensemble che si affermò presto in patria e nel mondo. Da allora I solisti di Mosca hanno fatto tournée in tutto il mondo e si sono esibiti più volte con successo anche di fronte al pubblico di Lubiana. Il musicista francese Richard Galliano è un virtuoso della fisarmonica e del bandoneon, nonché compositore. Il noto musicista incontrò nel 1980 Astor Piazzolla che lo incoraggiò a creare uno stile musicale francese originale, la nuova “musette”. Ha registrato oltre 50 dischi, anche per la prestigiosa Deutsche Grammophon. Ha collaborato con famosi musicisti del mondo jazz come Chet Baker, Eddy Louiss, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, nonché con altre figure di spicco della musica leggera come Serge Reggiani, Claude Nougaro, Barbara, Allain Leprest, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg e del crossover come ad esempio Nigel Kennedy.

(30 luglio, Filarmonica slovena)

 

Opere di Mahler per voce e orchestra

Il 13 luglio l’Orchestra Musicbanda Franui austriaca e il Coro della Radio bavarese si esibiranno con una serie di opere di Mahler per voce e orchestra. Quest’ultimo, grazie alla sua singolare omogeneità del suono e alla straordinaria diversità stilistica, gode di un’eccezionale fama in tutto il mondo. Il suo vasto repertorio spazia dal canto corale dei mottetti medievali alle composizioni contemporanee, dall’oratorio all’opera. Presta particolare attenzione alle grandi sinfonie corali e alle collaborazioni con gruppi che ricostruiscono la prassi esecutiva storica. Il coro, che si esibisce sotto la guida di prestigiosi direttori ed è un partner molto apprezzato nelle sale da concerto in patria e nel mondo, è stato diretto dal 2003 fino alla sua morte dal direttore stabile Mariss Jansons. Dal 2016 ha anche un direttore artistico, Howard Arman, che lo spinge costantemente ad ampliare gli orizzonti artistici. L’orchestra Musicbanda Franui austriaca è stata fondata nel 1993 dall’attuale direttore artistico Andreas Schett. È composta da dieci musicisti che provengono per lo più dal paese di Innervillgraten nel Tirolo orientale in cui si trova il prato specifico che ha dato il nome al gruppo. Il loro repertorio comprende vari arrangiamenti di danza, marce funebri e opere di Franz Schubert, Gustav Mahler e Johannes Brahms. A metà degli anni Novanta si sono esibiti in numerosi festival, dal 2005 hanno collaborato a svariate produzioni musicali e teatrali, tra l’altro alla Ruhrtriennale, al Festival Bregenz, alle settimane di gala a Vienna, al festival del Tirolo di Erl, al Burgtheater di Vienna, al Festival estivo di Salisburgo.

(13 luglio, Filarmonica slovena)

 

Le Quattro Stagioni con I Solisti Veneti

Il 23 e il 24 luglio si esibirà l’Orchestra I Solisti Veneti che è stata fondata nel 1959 ed è stata diretta da allora sino alla sua morte (nel 2018) da Claudio Scimone. Ha alle sue spalle già quasi 6.000 concerti in più di 90 paesi. Partecipano regolarmente ai più importanti festival internazionali, la loro discografia conta più di 350 titoli, inoltre hanno anche una ricca attività culturale e promozionale. Hanno ricevuto molti dei massimi riconoscimenti musicali e hanno collaborato con alcuni dei più importanti cantanti e solisti della nostra epoca come Placido Domingo, Josè Carreras, June Anderson e altri. Hanno riportato in auge centinaia di opere sconosciute appartenenti al patrimonio musicale italiano. Molti autorevoli compositori del nostro tempo, come ad es. Ennio Morricone, hanno scritto delle opere musicali appositamente per loro. Al concerto di Lubiana eseguiranno il celebre capolavoro barocco - il ciclo di concerti Quattro stagioni di Antonio Vivaldi e le opere di T. Albinoni, G. Bottesini, A. Bazzini e A. Pascullini.

(23 luglio, Filarmonica slovena)

 

L’Orchestra da camera di Tallin con un famoso flautista sloveno

Il 28 luglio si esibirà alla Filarmonica slovena l’Orchestra da camera di Tallin Solista della serata sarà il flautista Boris Bizjak. Il musicista sloveno, che vive e lavora a Londra, si è diplomato all’Accademia di Musica di Lubiana nella classe del prof. Fedja Rupel e ha studiato da Marzio Conti a Firenze. Ha vinto numerosi concorsi e si è esibito come solista e musicista da camera in Europa, Giappone, Cina e negli Stati Uniti d’America. Nel 2016 ha tenuto una serie di concerti in occasione del 25° anniversario dell’indipendenza della Repubblica di Slovenia. Bizjak si occupa anche di ingegneria del suono presso la Hedone Records. Di recente il suo CD con le registrazioni della violinista Lana Trotovšek e della pianista Maria Canyigueral è stato premiato con la medaglia d’argento ai Global Music Awards 2016. Boris Bizjak è il fondatore del Festival biennale internazionale di musica da camera Blackheath e del gruppo London Brandenburg Soloists con cui si esibisce regolarmente in tutto il Regno Unito. L’Orchestra da camera di Tallin è stata fondata nel 1993 dal direttore Tõnu Kaljuste. Il precursore dell’orchestra era stata l’orchestra d’archi fondata nel 1989 dal prof. Jüri Gerretz con gli studenti del Conservatorio di Tallin. L’Orchestra da camera di Tallin si è sinora esibita in numerosi festival prestigiosi come le Cantate di Bach a Milano, il Festival Musicale di Brema, il Settembre Musica a Torino, il Festival di Autunno a Budapest, la Settimana della musica da camera di Kaustinen, il Festival Arturo Benedetti Michelangeli a Bergamo e Brescia, il Festival Musiikkia a Rouvesi, il Festival Cervantino e il Festival Schleswig-Holstein. Hanno fatto tournée negli Stati Uniti, in Canada, Giappone, Brasile, Argentina, Messico e nella maggior parte dei paesi europei.

(28 luglio, Filarmonica slovena)

 

Il 20 agosto ci sarà in programma al Cankarjev dom un concerto della Reale Orchestra Sinfonica di Siviglia che si esibirà con il pianista cubano Leonel Morales. Quest’ultimo, nato a Cuba, si è trasferito in Spagna all’età di 25 anni e ha raggiunto fama mondiale ottenendo i massimi riconoscimenti nei numerosi concorsi internazionali cui ha partecipato. È famoso per il suo eccezionale virtuosismo, la tecnica brillante, l’espressività sofisticata e il repertorio diversificato. Ha collaborato con molte delle migliori orchestre europee e i migliori direttori, tra l’altro anche con l’ex direttore principale della Filarmonica slovena George Pehlivanian. Professore ordinario presso l’Accademia musicale estiva di Salisburgo e la Facoltà di musica e arti dello spettacolo dell’Università “Alfonso X el Sabio” di Madrid, dove studia anche suo figlio Leonel Morales Herrero che è stato tra l’altro ospite alla 24a edizione dei Mladi virtuozi presso la Viteška dvorana a Križanke.

L’Orchestra Sinfonica di Siviglia è stata fondata nel 1990 da uno dei più famosi direttori croati, Vjekoslav Šutej. Il titolo di “reale” gli è stato assegnato nel 1995 dall’allora re di Spagna Don Juan Carlos I. Il concerto al Cankarjev dom sarà diretto dal famoso direttore spagnolo Juanjo Mena, direttore del Festival di maggio a Cincinnati e direttore straordinario dell’Orchestra Nazionale Spagnola. Mena ha lavorato come direttore principale della BBC Philharmonic e ha collaborato con numerose orchestre prestigiose come la Scala di Milano, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra sinfonica della Radio Bavarese, di Rotterdam e la Filarmonica di Londra, ecc.

(20 agosto, Cankarjev dom)

 

 

IL BALLETTO TANGO DI UNO DEI PIÙ GRANDI COREOGRAFI CONTEMPORANEI

Il 20 luglio SNG Maribor presenterà lo spettacolo di danza Tango creato dal coreografo e ballerino Edward Clug e dalla coreografa e regista Valentina Turcu. Lo spettacolo di danza Tango è una storia di vita, della ricerca di relazioni reciproche, di innocenza e ingenuità, sincerità sconvolgente, desideri, passioni e dolore. I coreografi stilizzano in modo originale il movimento naturale arricchendolo di riflessione emotiva quando creano i diversi caratteri e le reciproche connessioni. In quasi un’ora di intreccio drammatico, oltre all’esibizione virtuosa dei ballerini di Maribor, si rimane affascinati dalla fusione melodica di danza e musica in quanto i movimenti danzano con gli accordi. Il direttore artistico del Balletto del Teatro Nazionale Sloveno / SNG Maribor, Edward Clug, ballerino e artista sloveno di origini rumene, sta diventando uno dei coreografi contemporanei più apprezzati sui palcoscenici prestigiosi di Europa e del mondo ed è uno dei sei maggiori coreografi e ballerini a livello mondiale. Anche i suoi spettacoli di Maribor - da Tango a Peer Gynt, da Radio&Juliet a La sagra della primavera - sono andati in tournée e continuano a tenersi in tutto il mondo. Edward Clug ha ricevuto numerosi riconoscimenti statali e internazionali per i suoi successi artistici, tra l’altro anche il premio della Fondazione Prešeren nel 2005, nel 2008 invece il premio Glazerjeva listina. Valentina Turcu è una famosa coreografa, ballerina e studiosa del movimento e sinora ha creato più di 120 produzioni tra balletti, opere teatrali e liriche. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per il suo lavoro artistico, tra cui anche il premio della Fondazione Prešeren e la medaglia di bronzo al Campionato mondiale di danza a Nagoya in Giappone.

(20 luglio, Cankarjev dom)

 

 

LE FAMOSE OPERETTE

Il teatro Komedija di Zagabria ha riscoperto “La contessa Maritza”

Il Teatro Komedija di Zagabria ha riportato in vita dopo vent’anni l’operetta La contessa Maritza, questa volta con la regia di Ozren Prohić e l’adattamento di Lada Kaštelan. “La contessa Maritza”, insieme a “La principessa della ciarda”, già eseguita al Festival di Lubiana, è l’operetta più famosa di Emmerich Kálmán e rappresenta uno degli apici del genere. Fu eseguita la prima volta nel 1924 a Vienna, la sua messa in scena durò ben sei ore e mezzo in quanto gli attori dovettero ripetere costantemente i passi già eseguiti, come si usava all’epoca, a causa dell’applauso entusiasta del pubblico. La storia dell’operetta parla di una contessa indipendente, ricca, bella e spiritosa che vuole sbarazzarsi dei fastidiosi pretendenti che cercano di conquistarla per la sua ricchezza. Per godersi la vita in pace, aspettando il vero amore, si inventa un fidanzato immaginario ma le cose non vanno come previsto. L’operetta, che allude all’“operetta di Vienna”, è composta da ricche melodie, valzer, scene di gruppo e un ampio finale in più parti in cui anche la danza ha un ruolo piuttosto significativo.

(1° luglio Teatro dell’opera e del balletto SNG Lubiana)

 

La perla delle operette del “re dei valzer” di Vienna

Il 22 luglio al Cankarjev dom ci sarà in programma la famosa operetta Il Pipistrello (Die Fledermaus) eseguita dal Teatro SNG Maribor. Una storia complessa, e per questo ancora più interessante, fatta di intrighi, adulterio, ambizioni di alto livello e feste apparentemente spensierate in costumi lussuosi, è indubbiamente una delle perle più graziose tra le operette del “re dei valzer”, Johann Strauss jr. che sino ad oggi ha raggiunto già migliaia di rappresentazioni in tutto il mondo. Per la regia di Stanislav Moša, direttore del Teatro municipale di Brno, regista teatrale e musicale, scrittore di testi musicali e librettista, si esibiranno i solisti e i solisti ospiti del gruppo lirico dell’opera SNG, insieme all’orchestra, diretti da Simon Robinson.

(22 luglio, Cankarjev dom)

 

 

UN MUSICAL RUSSO DALLE DIMENSIONI CINEMATOGRAFICHE

Per il secondo anno consecutivo il Teatro LDM Novaya Scena si esibirà al Festival di Lubiana. Questo teatro di San Pietroburgo si distingue per le performance superlative che unite alla perfezione di costume e scenografia e in particolare alle proiezioni video in 3D danno al pubblico un’impressione visiva di dimensioni cinematografiche. Si tratta di una produzione molto vasta e complessa che unisce in qualche modo la tradizione del teatro russo con gli standard di Broadway. Il 24 e il 25 agosto ci sarà in programma il musical Lolita basato sull’omonimo romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov che è considerato una delle storie più eccitanti del ventesimo secolo. La Lolita di Nabokov, menzionata in molte liste di libri da leggere, è diventata un classico mondiale. La prima edizione risale al 1955 e ha destato parecchio scalpore, dal romanzo sono stati tratti diversi film, questa volta con la conturbante 13enne Lolita sarà possibile sperimentare un musical “Horror”.

(24 e 25 agosto, Cankarjev dom)

 

 

LIVIJA PANDUR PROSEGUE L’OPERA DI TOMAŽ PANDUR

Per tutti gli amanti del teatro il 27 agosto ci sarà in programma l’esibizione del Teatro Marin Držić di Dubrovnik con la tragedia di Euripide Alcestide per la regia di Livija Pandur. L’opera è considerata la più antica tragedia conservata del drammaturgo Euripide e tratta molti argomenti attuali per i tempi in cui viviamo, per questo viene spesso rappresentata in tutto il mondo. “La rappresentazione parla della perdita, della solitudine, di quella gloria che rende immortali gli eroi greci, e per noi è immortale anche Alcestide proprio a causa del suo sacrificio," afferma la regista sottolineando di aver collaborato con successo con la famosa autrice di drammi Lada Kaštelan. Il ruolo principale di Alcestide è interpretato da Katarina Stegnar che è tra l’altro membro della compagnia del Teatro sloveno giovanile (Slovensko mladinsko gledališče) di Lubiana. Livija Pandur crede che a teatro tutti i ruoli si debbano completare a vicenda poiché solo il reciproco impegno porta a “creazioni autentiche, una miracolosa miniera dell’anima in cui tutto è possibile”, per questo ha invitato a partecipare i suoi colleghi di teatro abituali: lo scenografo Sven Jonke, il duetto musicale Silence (Boris Benko e Primož Hladnik) e il fotografo Aljoša Rebolj.

(29 giugno, Atrio di Križanke)

 

 

CONCLUSIONE DELLA 68a EDIZIONE DEL FESTIVAL DI LUBIANA

Il 68° Festival di Lubiana si chiuderà al Cankarjev dom il 31 agosto con l’esibizione dell’Orchestra filarmonica cinese di Hangzhou diretta da Yang Yang.  Uno dei più attivi direttori d’orchestra cinesi della nuova generazione. Quest’ultimo nel 2006 è stato il primo cinese a vincere il concorso internazionale per direttori d’orchestra – Dimitris Mitropoulos International Competition – in Grecia. Yang si esibisce regolarmente in tutto il mondo come direttore di spettacoli d’opera e concerti sinfonici, ha diretto già più di venti orchestre. A Lubiana si è esibito per la prima volta nel 2011. L’Orchestra filarmonica di Hangzhou organizza numerosi concerti in patria e all’estero e collabora con i migliori direttori d’orchestra e solisti, come ad es.: Krzysztof Penderecki, Zubin Mehta, Long Yu, Barry Douglas, Lang Lang, Vladimir Fedoseyev, Paavo Järvi, Gidon Kremer, Tan Dun, Maxim Vengerov, Daniel Hope, Gautier Capuçon, Renaud Capuçon, Leonidas Kavakos, Natalia Gutman, Yo- Yo Ma, Joseph Silvestein, Sumi Jo, Thomas Hampson e altri. Già nella prima stagione, i critici e il pubblico l’hanno paragonata a una “meteora” in quanto dimostra un’elevata qualità e una fulminea crescita artistica.

(31 agosto, Cankarjev dom)