L'elisir d'amore, il Direttore artistico del Verdi: «Atmosfera fantasiosa e stile fiabesco»

“L’atmosfera fantasiosa nella quale sarà immerso il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste per L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti – in scena dal 15 al 23 marzo – vuole essere quasi la continuazione di quello stile fiabesco che ha caratterizzato altri spettacoli di successo di questa Stagione lirica e di balletto”. Lo sottolinea il Direttore artistico della Fondazione, Paolo Rodda, evidenziando come “il nuovo allestimento della Nausica Opera International ispirato a ‘El circo’ di Fernando Botero sarà capace di stimolare fantasia e creatività, avvicinando questo melodramma giocoso in due atti al mondo delle favole, ritrovando quello spirito che ha animato La bella addormentata e Il castello incantato. Oltre alla scenografia circense – continua Paolo Rodda spiegando questa chiave di lettura molto particolare – non mancano altre suggestioni fiabesche: come nelle favole dei Fratelli Grimm, il personaggio più modesto, Nemorino (interpretato da Francesco Castoro e da Martin Sušnik, ai quali saranno affidate le arie più belle, come Una furtiva lagrima), riuscirà alla fine a vivere felice con la sua amata Adina”. 

L’elisir d’amore, una delle opere più popolari da quasi duecento anni e molto amata a Trieste (solo negli ultimi nove anni è la terza volta che viene proposta, con allestimenti diversi), sarà diretta dal Maestro Concertatore e Direttore Simon Krečič, la regia e le scene sono di Victor García Sierra, i costumi di Marco Guion, light designer Stefano Gorreri. L’Orchestra e il Coro (diretto da Francesca Tosi) della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste saranno affiancati da un’importante compagnia di canto, composta da giovani e talentuosi artisti, fra i quali Claudia Pavone e Olga Dyadiv (Adina), Francesco Castoro e Martin Sušnik (Nemorino), Bruno De Simone e Dario Giorgelè (Il Dottor Dulcamara), Leon Kim e Enrico Marrucci (Belcore), Rinako Hara (Giannetta).