DoubleRoom, da giovedì la mostra "Incursioni nello spazio pubblico i 40 anni del GRUPPO78"

21 giugno > 5 agosto 2018 DoubleRoom arti visive, via Canova 9, Trieste

INCURSIONI NELLO SPAZIO PUBBLICO

i 40 anni del GRUPPO78

a cura di Maria Campitelli e Massimo Premuda 

foto, video e documenti dall'archivio storico del Gruppo78

+ opere di Fabiola Faidiga, Paolo Ferluga,

Guillermo Giampietro ed Elisa Vladilo

opening giovedì 21 giugno ore 19, segue party

Giovedì 21 giugno alle ore 19, al DoubleRoom arti visive di Trieste, inaugura la mostra “INCURSIONI NELLO SPAZIO PUBBLICO i 40 anni del GRUPPO78”, un'ampia rassegna sulle azioni e sugli interventi di arte pubblica più significativi realizzati dall'associazione triestina impegnata nella produzione e divulgazione dell'arte contemporanea che ripercorre le incursioni nello spazio pubblico più interessanti innescate sul territorio in questi 40 anni di attività.

L'esposizione, organizzata dal Gruppo78 international contemporary art e curata da Maria Campitelli e Massimo Premuda, rappresenta dunque un’occasione eccezionale per festeggiare il quarantesimo anniversario di quest’associazione che negli anni ha invitato a Trieste i protagonisti della scena artistica italiana e internazionale contribuendo in maniera significativa alla storia culturale della città. La mostra presenta la densa storia del Gruppo78 attraverso materiale d'archivio sulle azioni e sulle installazioni prodotte, e attraverso documentazione visiva, foto, video e progetti, divisi in sezioni tematiche cronologiche, dai suoi esordi con le memorabili performance di Hermann Nitsch al Teatro Romano organizzata con ArteQuattro, da cui nascono le premesse della costituzione del Gruppo78, e di Otto Mühl all'Istituto d'Arte “Nordio” degli anni '70, entrambe ben documentate in mostra nel video “Wiener Aktionismus a Trieste” di Maria Campitelli, Massimo Premuda e Paola Pisani presentato in anteprima a Palazzo Mora di Venezia nel 2016 in occasione al 3° Venice International Performance Art Week; fino ad arrivare alle più recenti incursioni nello spazio pubblico, come la performance “Dedicato a Maria” di (elisa)Betta Porro realizzata nel 2013 in Messico in occasione della mostra “Il Gruppo78 in Messico” che celebrava oltreoceano i 35 anni del gruppo, o l'azione corale in Piazza della Repubblica “Filo Rosso G78” del 2015 in occasione della rassegna ARTS Piazza dell'Arte Pubblica.

Nella rassegna ampio spazio è dato alla documentazione video, i cui prodotti audiovisivi sono stati riversati e montati da Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, e in particolare a 4 episodi che rappresentano i momenti salienti di queste ricerche e pratiche nello spazio pubblico: Serial Public, manifestazione d'arte pubblica realizzata a seguito dell'omonimo concorso in collaborazione con gli architetti Elena Carlini e Pietro Valle nel 1997 in Piazza Verdi a Trieste in occasione della 29° Barcolana; le 3 edizioni della rassegna estiva Specchio d'Acqua che hanno invaso il Canale di Ponterosso dal 2005 al 2007 con spettacolari installazioni e performance; la grande mostra internazionale Public Art a Trieste e dintorni curata da Maria Campitelli in collaborazione con Elisa Vladilo nel 2007, con interventi site specific e di arte relazionale in città, eventi performativi e interventi socio-relazionali in provincia, diversi workshop e un convegno all’Università degli Studi di Trieste, e che a sua volta ha generato le 4 edizioni della rassegna Manifesti d'Artista che hanno animato gli spazi d'affissione di Trieste dal 2007 al 2010, e che ha posto le basi per la capillare mappatura dei luoghi abbandonati di Trieste e della sua provincia e le relative progettualità artistiche su questi suggestivi siti con il macro progetto d'arte pubblica La Città Radiosa, conclusosi nel 2010 con “URSUS multimedia project”, lo straordinario evento multimediale di danza verticale realizzato sul pontone vetero industriale Ursus nato da un'idea di Daniela Frausin con i wall dancers della Compagnia Il Posto di Wanda Moretti, le musiche dello Small Ensemble di Marco Castelli, il progetto videografico di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz e i costumi di United Colors of Benetton, che ha visto accorrere al Molo IV di Trieste oltre 2000 spettatori.

Così la curatrice militante Maria Campitelli, storica presidente dell'associazione, commenta questi 40 anni d'arte contemporanea a Trieste e anticipa le prossime iniziative del Gruppo78: Il Gruppo78 è nato per il bisogno di informazione e aggiornamento sull’arte contemporanea in questa città propensa a guardare il passato piuttosto che il presente e il futuro. (...) La linea guida del lungo percorso è stata sempre quella di guardarsi intorno, cosa accadeva nel mondo, cercando di cogliere quegli aspetti innovativi che aprivano altri orizzonti, intendendo l’arte veicolo di conoscenza e di lungimiranza. In un mondo che cambia rapidamente ci interessa capire come l’arte interpreta e propone il cambiamento. (...) Fino a raggiungere, oggi, il connubio arte/scienza/tecnologia che ci porta al Festival di Arte e Robotica, in cantiere già da tempo, che si realizzerà dal 17 al 28 novembre di quest’anno, “contaminando”, tra le altre sedi sparse in regione, la Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste. Confidiamo di poter celebrare il 40esimo anniversario anche con questa nuova iniziativa - auspicandone un carattere continuativo - che si concentra su una tematica - quella dell’automatizzazione e dell’intelligenza artificiale - oggi a diffusione esponenziale, ma certamente non ancora esplorata a sufficienza in relazione all’arte.

 

Inoltre in mostra anche 4 lavori di artisti contemporanei: le foto di Elisa Vladilo che documentano le due installazioni “Tram n.194”, un significativo intervento cromatico realizzato nel 1995 sui vetri di un tram dismesso presso il Museo Ferroviario in occasione di Achtung auf den Zug, e “My favourite Place” spettacolare intervento di arte pubblica sul Molo Audace realizzato nel 2007 in occasione di Public Art a Trieste a dintorni. E ancora “To je zid” (Questo è un muro), un progetto di arte pubblica pensato da Fabiola Faidiga in occasione del macro progetto d'arte pubblica La Città Radiosa, una poetica prima lezione di sloveno attraverso insegne al neon bilingui da disseminare sugli edifici e sui monumenti del territorio della provincia di Trieste e dintorni, e la straordinaria veduta a volo d'uccello di una nuova possibile, o impossibile, Trieste, divisa fra Novi Trst e Trieste, di Paolo Ferluga, che prova ad immaginare i prossimi sviluppi di una città sempre caratterizzata da un confine che rende ancor più attuale la celebre definizione di Ambrose Bierce: “Confine. In geografia politica, linea immaginaria tra due nazioni, che separa i diritti immaginari dell’uno dai diritti immaginari dell’altro.”. E infine l'intervento di Guillermo Giampietro, una serie infinita di piccoli ma potenti quadri dalla forte estetica pop anni '80 che, fra obblighi e divieti stradali, ci ricordano tutte le limitazioni e i sensi unici della nostra società, dai dictat dell'egemonia capitalistica fino a un ineluttabile memento mori.

 

più info sul comunicato stampa allegato

https://www.facebook.com/events/178656472784453/

 

21 giugno > 5 agosto 2018

INCURSIONI NELLO SPAZIO PUBBLICO

i 40 anni del GRUPPO78

a cura di Maria Campitelli e Massimo Premuda

organizzazione e promozione Gruppo78 international contemporary art

con l'adesione di Casa dell'Arte Trieste

segreteria Andrea Merotto

ufficio stampa DoubleRoom arti visive

allestimento Massimo Premuda e Andrea Merotto

grafica e montaggio video storici Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz-V_ArT multimedia design

riprese e montaggio video documentazione Paola Pisani-produzioni Elica

si ringraziano Solidea Bravin, Gabriele Capobianco, Alessia Minca,

Costanza Pesavento, Laura Tomasi e Sara Veglia

 

DoubleRoom arti visive

via Canova 9, 34129 Trieste

lunedì > giovedì 17-19

doubleroomtrieste@gmail.com

http://doubleroomtrieste.wordpress.com