Bloomsday 2019–una festa per Joyce: “quattro giorni” del festival all’insegna dell’Ulisse

Presentato in Municipio BLOOMSDAY 2019 – Una festa per Joyce, il Festival che ci fa scoprire l'Ulisse, uno dei grandi capolavori della letteratura moderna che lo scrittore irlandese James Joyce concepì e iniziò a scrivere proprio durante il suo lungo soggiorno in città. Da giovedì 13 a domenica 16 - che è la giornata conosciuta e celebrata in tutto il mondo come Bloomsday, dal nome del protagonista del romanzo Leopold Bloom – la città di Trieste sarà animata da spettacoli, conferenze, concerti, walking tour, installazioni  e mostre d'arte a tema, senza contare gli appuntamenti enogastronomici e della festa per Joyce.  Il Festival è organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Trieste attraverso il Museo Joyce Museum, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Trieste Estate, Asuits, Hotel Letterario Victoria, Bloom Coffé Schhol Imperator e Pasticceria La Bomboniera e con la colaborazione di Casa della Musica, Teatro Rossetti, Stazione Rogers, Liceo Carducci Dante, Liceo Galilei, Associazione Cittaviva. Direzione amministrativa Laura Carlini Fanfogna e Paolo Quazzolo. Direzione scientifica Renzo S. Crivelli e Laura Pelaschiar. Direzione artistica Riccardo Cepach. Alla presentazione hanno partecipato l’assessore comunale alla Cultura, Sport, Turismo Giorgio Rossi, Riccardo Cepach, coordinatore  culturale del Museo Svevo/Joyce il Rettore dell’Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, il prof. Renzo S.Crivelli e Paolo Quazzolo. Da 10 anni la metà di giugno è l'ora di “Bloomsday”, il festival che ci fa scoprire l'Ulisse, uno dei grandi capolavori della letteratura moderna che lo scrittore irlandese James Joyce concepì e iniziò a scrivere proprio durante il suo lungo soggiorno in città. Il Bloomsday, che si celebra in molte parti del mondo a partire, naturalmente da Dublino,  patria dello scrittore irlandese, a Trieste ha la particolarità di dedicare ogni edizione all'approfondimento di un singolo episodio di Ulisse sicché l'edizione 2019, la decima, verterà su Nausicaa – Le rocce, 13° capitolo del romanzo, in cui il novello Ulisse Leopold Bloom – alle otto della sera, sulla spiaggia di Sandimouth, non lontano da quella Torre Martello su cui il romanzo si è aperto – incontra la sua Nausicaa Gerty McDowell, graziosa e sfortunata ragazza dublinese le cui grazie lo renderanno ebbro di passione. “Mi auguro che la nostra città sappia distinguersi anche nell’occasione di questa festa speciale dedicata a uno dei più importanti personaggi della letteratura mondiale che ci fanno onore accanto a tutti i nomi importanti che in ambito culturale caratterizzano la storia e il clima di internazionalità ed europeo triestino – ha sottolineato l’assessore Giorgio Rossi -.  Il Rettore Maurizio Fermeglia ha voluto evidenziare “il grande apporto culturale alla città da parte di James Joyce testimoniato da una copia della lettera conservata in originale all’Università di Trieste in cui lo scrittore ringraziava per l’incarico ricevuto in qualità di professore di Inglese dell’Ateneo (contratto temporaneo di 6 ore alla settimana per un anno, per un compenso di 1500 corone e nella quale si dichiarava ‘precario’. Uno scritto che è un ulteriore esempio delle tracce del suo passaggio a Trieste. Già all’epoca Joyce, come innerbato nell’Ulisse, appariva chiara la sua visione di apertura e lo sguardo verso l’Europa, parte integrante del nostro ateneo”. “Sono già 8 a Trieste gli esercizi commerciali intitolati a James Joyce con ricadute promozionali ed economiche non da poco – ha affermato il prof. Renzo Crivelli -. E’ stata fatta tanta strada grazie alla forte collaborazione tra Comune e Università contribuendo a vivificare la valenza del personaggio per Trieste. Oramai Bloomsday è diventato un evento culturale ‘transoceanico’ ed è forse più importante del Festival di Dublino!”. Paolo Quazzolo ha voluto ricordare le significative collaborazioni di Laura Pelaschiar (Università TS) e Laura Carlini Fanfogna (Comune TS), oltre a ringraziare Riccardo Cepach, tra i fautori della tradizionale iniziativa e della ‘quattro giorni’ di intenso programma di Bloomsday, nonostante il badget molto ridotto”. A illustrare il programma nel dettaglio, Riccardo Cepach ha posto l’accento sull’ospite d'onore del festival joyiano che sarà quest'anno Marco Paolini, il quale sta portando in giro lo spettacolo Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse, in programma a Trieste a fine novembre al Teatro Rossetti; l'occasione ideale per chiedergli di presentarci il suo Ulisse, illustrandoci il suo rapporto con questo immortale personaggio in quel tempo degli dei che ci appare così lontano dal tempo degli uomini, antieroici e quotidiani come Bloom (venerdì 14, ore 17, Stazione Marittima). Accanto, come sempre, una ridda di eventi curiosi, ricchi creatività e bellezza, quasi interamente prodotti ad hoc per il festival e i suoi temi di anno in anno diversi, come le pagine di Joyce: le riduzioni drammatiche di Nausicaa realizzate sulla pubblica via dalla compagnia dell'Armonia, le conferenze di Nicolò Giraldi e di Renzo Crivelli, che anche quest'anno guiderà il suo seguitissimo tour joyciano a piedi a cui si affiancheranno l'itinerario in lingua inglese – a favore del pubblico internazionale, sempre più numeroso – guidato da Laura Pelaschiar e il tour alla Trieste letteraria condotto da Riccardo Cepach che si concluderà al caffè San Marco. Qui troveranno posto la nuova mostra di illustrazioni joyciane di Alexandros Karavas e la presentazione del catalogo relativo alla mostra 2018 di Paolo Prossen oltre a una nuova traduzione delle parole di Joyce nel suo amato dialetto triestino a cura di Paolo Quazzolo e Laura Pelaschiar. Presso la sala Veruda di palazzo Costanzi, invece, si aprirà la mostra – a sua vota dedicata a Nausicaa – Love me from afar dell'artista in residence dell'edizione 2019: Jan Sedmak, autore anche dell'immagine coordinata del festival. E sempre all'arte contemporanea è dedicato l'appuntamento della serata di sabato 15, quando nella zona di piazza Cavana verranno inaugurate le luci d'artista del progetto Doublin' curato dall'Associazione Cizerouno in collaborazione con DMAV Social Art Ensamble .DOUBLIN’ è un progetto di Arte pubblica, che unisce cultura, turismo, memoria e contemporaneità, ideato dall’Associazione culturale Cizerouno insieme al collettivo di arte sociale Dmav per celebrare il famoso scrittore irlandese James Joyce e il suo profondo legame con Trieste, dove visse tra il 1904 e il 1920, attraverso 'installazione di luci d'artista, che daranno forma e colore a parole e luoghi del celebre romanzo Ulissein alcune vie del centro giuliano, che verranno così “trasfigurate” e connesse idealmente agli spazi urbani della Dublino joyciana fino alla Barcolana. Sarà parte integrante del programma di "BLOOMSDAY 2019. Una festa per Joyce" (13 al 16 giugno – Trieste) organizzato dal Museo Joyce / Joyce Museum del Comune di Trieste. L’inaugurazione è prevista per sabato 15 giugno 2019 dalle ore 21.00. L’ “accensione” di DOUBLIN’ si terrà alla fine di via della Pescheria (lato via dei Fornelli) attraverso una sovrapposizione di luci, sonorizzazioni leggere e diffuse, attori in movimento che leggeranno brani estratti dall'Ulisse e un concerto finale. I quattro neon d’artista – appositamente realizzati - a partire da via della Pescheria daranno vita e corpo a una toponomastica onirica che si sovrapporrà,confondendosi, agli spazi urbani odierni del quartiere di Cavana, andando a generare un dialogo visivo tra luoghi fisici e quelli letterari. Da qui nasce il nome del progetto: un gioco di parole che dal nome della località di Dublindiventa Doublin’, cioè raddoppiare. I neon consentiranno infatti di “duplicare” la città vecchia, tracciando paralleli tra la sua vitalità concreta e quella “artistica”, fissando ricordi e facendo emergere memorie, intrecciando presente, passato e futuro. Ed è proprio questo lo scopo profondo del progetto: essere il punto di partenza per un nuovo percorso di valorizzazione culturale del territorio. DOUBLIN’ ha infatti la capacità di tenere insieme arte, cultura, turismo, memoria e contemporaneità: differenti livelli che, messi insieme, ne costituiscono il punto di forza. Un primo livello infatti è quello del recupero di una porzione di quartiere con l’intento di restituire senso e allontanare situazioni di degrado registrate. Un secondo livello è quello dell’innovatività della proposta artistica. Un terzo livello è quello che insiste sugli aspetti culturali, leva anche per un turismo culturale e letterario connaturato nell’anima della Città. L’ultimo livello, non meno importante, sul recupero della memoria storica del quartiere. Un sistema di raddoppi che rimanda anche all’anima di Trieste, che per la sua posizione geografica, è sempre stata un luogo di incontri e sovrapposizioni, un crocevia di culture e religioni. DOUBLIN’ è reso possibile grazie al contributo di Trieste Trasporti Spa e la collaborazione del Dipartimento Territorio, Economia e Ambiente Servizio Strade e Verde Pubblico - Gestione Contratti di Servizio del Comune di Trieste. Sponsor tecnico: Gruppo Hera e Neon Arco. Si ringrazia per la collaborazione: Victoria Hotel letterario, Associazione Guide Turistiche del Fvg, Associazione S@nGiorgio2020. Non mancheranno le presentazioni di nuovi libri - Il cammino di Bloom di Andrea Pagani – e di inedite opere filmiche, due delle quali dedicate a Lucia Joyce, la figlia dello scrittore, ad opera di altrettante registe irlandesi che saranno ospiti a Trieste, Aine Stapleton e Deirdre Mulrooney, mentre nella serata di venerdì 14 verrà proiettato il cupo lungometraggio di Federico Alotto Ulisse. A dark Odissey. Nella mattinata di domenica 16, presso il Museo Sartorio, si avranno due concerti di musica contemporanea per le musiche di Giorgio Coslovich e del duo Marco Battigelli e Davide Coppola per l'esecuzione del Trio Joyce e le letture di Giacomo Segulia cui farà seguito la nuova rap-presentazione del gruppo Stolen Wordz guidato da Theo Veriani, un classico del Bloomsday, così come le immancabili note irish dei Wooden Legs e il videoracconto dell'edizione 2018 di Paolo Visnoviz. Alla sera della canonica giornata joyciana, infine, alle ore 20 su una celebre spiaggia, come nel romanzo, lo spettacolo Nausicaa On The Beach di Diana Höbel, con Adriano Giraldi e la musica dei Baby Gelido. Quale spiaggia? Ma il bagno Lanterna, naturalmente, meglio noto come “Pedocin”. E a seguire, lì vicino, il party di chiusura alla Stazione Rogers per la musica di Dj Wanderwogel. Si segnala infine il singolare evento di apertura, giovedì 13  giugno alle ore 19 sul campo artificiale realizzato in piazza Unità d'Italia in occasione dei campionati europei di calcio Under 21, si terrà la partita Amichevole fra le due squadre letterarie di casa: quella che si ispira al romanziere irlandese Joyce e quella che guarda allo scrittore di casa Svevo: un derby sorprendente con un telecronista inedito – Stefano Dongetti – e uno sguardo ai Monty Python. TUTTE LE MANIFESTAZIONI SONO A INGRESSO LIBERO PROGRAMMA COMPLETO SU: www.museojoycetrieste.it SEGUI BLOOMSDAY 2019 SU FACEBOOK(www.facebook.com/MuseoSvevoJoyce) e attraverso i nostri hashtag: #vienicomesi e #comeasyouare Per informazioni:Museo Joyce Museum,via Madonna del mare, 13 - Trieste www.museojoycetrieste.it tel. 040 6758170 / 8182      museojoyce@comune.trieste.it