Scoperti in USA i “calabroni assassini”: originari dell’Asia, con un morso potenzialmente letale per uomo e api

Qualche giorno fa, l’entomologo americano Sven Spichiger ha rivelato di aver ufficialmente individuato il primo nido di calabroni giganti asiatici negli Stati Uniti, nella cavità di un albero a pochi passi da Seattle, nello stato di Washington.
 
Si tratta di una specie originaria dell’Asia Orientale, che minaccia di essere molto pericolosa per l’apicoltura e per l’uomo. La loro puntura, infatti, è potenzialmente letale: lo scorso anno in Giappone si sono registrate almeno 50 vittime a causa del morso dei “calabroni assassini”.
 
I calabroni assassini sono i calabroni più grossi del mondo, con una lunghezza di 5 cm e un’apertura alare di 8. 
 
Una volta punto l’uomo, questi pericolosi insetti inoculano nell'organismo umano una neurotossina potenzialmente letale, la mandaratossina. Grazie alle loro potenti mascelle, inoltre, sono in grado di distruggere un intero alveare da migliaia di coloni in poche ore.
 
A seguito della scoperta di Spichiger, decine di esemplari sono stati catturati grazie ad uno speciale aspiratore. La pianta che li ospitava è inoltre stata abbattuta, in modo da poter catturare eventuali larve ed esemplari appena nati.