Lubiana come Budapest, Janša chiede «pieni poteri» per le forze armate

Dopo l’esperienza ungherese, dove il parlamento magiaro ha concesso i «pieni poteri» al Premier Orban, anche la vicina Slovenia pare stia adottando una soluzione simile. Con la scusa del contrasto al Covid-19, il neo Premier populista sloveno Janša sta assumendo poteri «semidittatoriali», proponendo di assegnare poteri di polizia giudiziaria alle forze armate, affinché presidino il confine con la Croazia. Immediata la reazione di dieci Ong, che si sono appellate direttamente alla Commissione Europea denunciando la vulnerabilità giuridica venuta a crearsi. Anche la Commissione Difesa del Parlamento sloveno ha espresso la sua contrarietà al volere del Premier Janša, che però sembra voler procedere con la sua linea «per motivi di pubblica sicurezza e in risposta alla minaccia Covid».

 

Il Governo perciò insiste a voler rafforzare la frontiera attraverso l’utilizzo dell’Esercito, scatenando le dure reazioni dell’opposizione, la quale denuncia un colpo di mano dell’Esecutivo per concedere poteri di polizia alle forze armate.