Covid: ora c'è la variante Epsilon a preoccupare

Una nuova variante del Coronavirus, denominata Epsilon, preoccupa particolarmente i virologi perché può far ammalare chi è vaccinato o già guarito dal virus. Lo ha reso noto il commissione comunale Ambiente, a Pescara, Paolo Fazii, primario della Unità operativa complessa di virologia e microbiologia della Asl del capoluogo adriatico. Ci sono solo due casi riconosciuti in Italia di questa variante che sta arrivando dai Paesi più poveri del pianeta. La variante Epsilon è stata identificata per la prima volta in California, negli Stati Uniti, all'inizio del 2021 e riconosciuta formalmente a marzo. A rilevare le mutazioni è stata una ricerca coordinata dal biochimico Matthew McCallum, dell'Università di Washington a Seattle, e pubblicata sulla rivista 'Science'. Lo studio sottolinea l'importanza del sequenziamento come una delle armi più importanti per contrastare la circolazione del virus, mentre i dati indicano che, con le sue tre mutazioni, la variante Epsilon è resistente sia agli anticorpi generati dai vaccini a Rna messaggero sia a quelli generati dall'infezione da virus SarsCoV2. A maggio 2021 la variante Epsilon era diffusa in altri 34 Paesi e secondo la banda dati Gisaid relativi alle ultime settimane è ormai presente in 44 Paesi, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, all'India e al Giappone. In Europa sono stati rilevati casi in Danimarca (37 casi), Germania (10), Irlanda e Francia (7), Olanda e Spagna (5), Svizzera (4), Norvegia (3), Svezia, Finlandia e Italia (2), Belgio (1).