Coronavirus, focolaio a Trieste: primi 60 tamponi negativi

Tutti i primi tamponi (circa una sessantina)
eseguiti ai contatti dei casi riscontrati ieri a Trieste hanno
dato esito negativo. Il tracciamento adesso si allarga
ulteriormente ad altre persone che hanno avuto un rapporto di
prossimità con le persone infette.

Lo hanno comunicato oggi il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine della riunione che si è
tenuta in videoconferenza con i vertici sanitari regionali sugli
ultimi contagi che si sono registrati a Trieste.

"Sulla situazione - hanno detto Fedriga e Riccardi - c'è un
controllo e un monitoraggio puntuale dell'Asugi (Azienda
sanitaria universitaria Giuliano Isontina), nel contempo bisogna
ricordare ai cittadini la necessità di non smettere di osservare
quelle regole di igiene e di distanziamento fisico che sono
essenziali per limitare il contagio".

Fedriga e Riccardi hanno condiviso la preoccupazione su quanto
sta accadendo nell'area balcanica e sulla connessione tra questo
dato e l'origine dei nuovi casi registrati in regione.

Un quadro che pone il nostro territorio su un piano di
particolare attenzione. Per questo motivo lo stesso Fedriga
sottoporrà al Governo la necessità di provvedere a una disciplina
più restrittiva per gli ingressi in Italia, con riferimento a
quei paesi dell'Est Europa (vicini ai confini del Fvg) in cui il
contagio è in significativa espansione.