Iniziativa interculturale a scuola, Pd: «Leghista ha chiesto eliminazione della cena multietnica»

«Quando un Istituto Comprensivo della città, Interculturale per eccellenza,  organizza una manifestazione che conclude alcune delle attività didattiche ed educative svolte durante l’anno scolastico». Lo rileva in una nota Maria Luisa Paglia, Capogruppo Pd - V circoscrizione. «Quando - continua la nota -  il percorso di tutte le scuole, ma soprattutto di questa, che maggiormente accoglie alunni di diverse nazionalità, vuole  fornire attraverso l’Intercultura, la competenza indispensabile per tutti gli studenti, di relazionarsi con persone diverse, provenienti da diverse culture ma anche portatrici di una propria personalità e di proprie specificità». «Quando - ancora Paglia -  la parte finale sarà una cena multi etnica e questa scuola chiede  la collaborazione alla circoscrizione di appartenenza, con il patrocinio e un piccolo contributo ecco che il coordinatore della commissione incaricata di esaminare la richiesta, di indubbia fede leghista, prima ancora della discussione in consiglio, esige dalla scuola, come condizione per la collaborazione, l’eliminazione dal progetto, della cena multietnica e avendo ricevuto risposta negativa, chiede assicurazione allora che venga specificato  sulla locandina che il contribuito sarà utilizzato per altro, per esempio l’impianto audio». «La giustificazione  - sottolinea Maria Luisa Paglia -  addotta è anche puerile, la circoscrizione non può essere responsabile per la somministrazione di cibi e bevande, come se fossero i consiglieri a fare torte e pizze a casa da servire poi agli alunni.Inoltre, nella scuola, la somministrazione di cibi casalinghi può essere fatta se in presenza dei genitori, come sarà nella festa finale». «Come - conclude Maria Luisa Paglia - consigliera della V circoscrizione e come  insegnante , già dichiarato in sede di consiglio nella seduta odierna del 15 aprile, sono d’accordo che la circoscrizione collabori con la scuola, ma mi sono astenuta dalla votazione per dissociarmi in modo chiaro e senza ombra di dubbio  da questa modalità e da questo tentativo di ricatto che mina l’autonomia della scuola e che vorrebbe l’istruzione serva del potere.La scuola, come disse Calamandrei nel suo discorso del 1950,è l’organo centrale della democrazia e credo occorre difenderla con una nuova Resistenza!»