Ingegneria Clinica, al via la partnership tra Simulware e Università di Trieste

In un’epoca storica in cui il valore delle competenze è così alto da teorizzarne l’imminente trasformazione in valuta, è fondamentale schiacciare l’acceleratore su tutti quei processi che sono in grado di accrescerne il valore.

L’hanno compreso appieno due eccellenze dell’innovazione digitale del capolouogo giuliano, l’Università degli Studi di Trieste e Simulware , che oggi hanno consolidato la loro relazione con una convenzione che ha l’obiettivo di sperimentare nuove forme di innovazione didattica nell’ambito dell’Ingegneria Clinica.

Per Simulware si tratta di una vera e propria apertura all’ambito medicale, fortemente voluta e supportata dal neo insediato amministratore delegato ing. Alberto Steindler. Sfida raccolta dal Direttore degli Studi Superiori in Ingegneria Clinica dell’Università di Trieste, prof. Agostino Accardo, per il quale “è fondamentale che l’Università sia costantemente inserita in un ecosistema di realtà con altissima specializzazione, al fine di produrre talento e innovazione costante”.

L’Università di Trieste, da sempre nota per la qualità della formazione e della ricerca, si trova oggi in ottima buona posizione nei ranking nazionali ed internazionali e sta consolidando il suo ruolo di Research University, potenziando le collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali, investendo sul reclutamento di personale di elevata qualità scientifica.

Da vent’anni Simulware supporta la crescita di competenza delle grandi organizzazioni in ambito tecnico, normativo e comportamentale, fornendo consulenza contenutistica e soluzioni tecnologiche in ambito elearning. Nota per la sua forte impostazione metodologica e lo spirito fortemente innovativo, oggi Simulware vive una grande crescita legata alla larga diffusione delle competenze digitali e dei sistemi di edutainment.