Infopoint piazza Unità, 15 mila turisti hanno beneficiato dei servizi nel primo semestre del 2018

Nel primo semestre di quest'anno 15.289 persone da 63 nazioni diverse (60% italiani, 20% di lingua tedesca,  4,5% del Regno Unito e poi spagnoli, francesi, statunitensi, polacchi ecc.) sono entrati e hanno beneficiato dei  servizi offerti dall''Infopoint di piazza Unità d'Italia, struttura gestita dalla Pro Loco Trieste.

Questi e altri interessanti dati sono stati illustrati oggi (giovedì 5 luglio) nel corso di una conferenza stampa, svoltasi all'interno dell'Infopoint al pianterreno del Municipio, presenti l'assessore comunale allo Sviluppo economico e Turismo Maurizio Bucci e il presidente della Pro Loco Trieste Michele Ciak.

La validità dell'Infopoint è stata sottolineata dall'assessore Maurizio Bucci che ha evidenziato la professionalità e l'impegno profuso dalla Pro Loco Trieste e dai suoi operatori, che hanno consentito, per la prima volta, di raccogliere dati e fare un'analisi accurata, scientifica e  mirata sull'andamento e sullo sviluppo delle potenzialità del turismo a Trieste.

“Professionalità, conoscenza del territorio, capacità di persuasione, pazienza, educazione e rispetto del cliente non sono cose da poco -ha detto Bucci- è una questione di cultura e la Pro Loco è riuscita a dare un servizio importante alla città”. “Siamo partiti -ha detto ancora l'assessore- con un sistema scientifico che fa parte e rientra nel Piano turistico strategico della città di Trieste e che, oltre all'Infopoint (che opera attivamente in collaborazione con Turismo FVG) vede la messa in rete della presenza territoriale turistica, affinando anche la comunicazione e sviluppando la presenza e la crescita turistica della nostra città”.

I dati sono soddisfacenti, in certi giorni l'infopoint è invaso dalle persone -ha proseguito Bucci- sottolineando anche la positiva sinergica collaborazione tra la Pro Loco e Turismo Fvg, che fornisce il materiale informativo cartaceo e non solo. “La volontà politica di questa amministrazione -ha concluso- è proseguire in questo rapporto di collaborazione con la Pro Loco, che si è dimostrata di una professionalità eccezionale. E' un'opportunità che va sfruttata, anche perché non è facile trovare persone preparate e disponibili, che palano così tante lingue”.

Al presidente della Pro Loco Michele Ciak è toccata quindi l'analisi di alcuni dati. Tra questi il fatto che, sopratutto nei mesi invernali, si sia registrata la presenza di discendenti dell'esodo giuliano (provenienti da Argentina, Australia, Brasile e Canada) alla ricerca di notizie sui loro avi. Iniziano a palesarsi anche turisti provenienti dall'est Europa, in particolare dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca. Sono molti anche gli Italiani che utilizzano il treno, mentre parecchi australiani, canadesi e neozelandesi arrivano e vanno dai Balcani utilizzando Flixbus. Molte le richieste di informazioni sulla mobilità cittadina e sui bus (a breve nell'infopoint ci sarà anche uno specifico punto per acquistare i biglietti) in particolare per raggiungere il castello di Miramare, la Risieradi San Sabba e la Grotta Gigante. Interesse anche per i Musei cittadini, per le escursioni verso Postumia e Lubiana, come pure per i piatti tipici della cucina triestina e per gli eventi e gli appuntamenti in programma in città. Tra le curiosità si evidenzia l'interesse per il quadrilatero di Rozzol-Melara (per il suo stile architettonico e perché ripreso dalla serie tv “La Porta Rossa” e da “Ostracismo, ultimo libro di Veit Heinchen) per la Chiesa di San Luigi, per il roseto dell'ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni (anche in considerazione del 40° della legge Basaglia) nonchè per il mercato coperto di via Carducci e per l'architettura del tempio mariano di Monte Grisa.

“Sono numeri e dati per noi importanti -ha ribadito Michele Ciak- e l’obiettivo deve essere quello di continuare a crescere. La soddisfazione maggiore deriva soprattutto dal rapporto che si instaura con gli utenti, cerchiamo di creare un legame affinché abbiano un ricordo piacevole di Trieste e dei triestini, e spesso ci scrivono cartoline e messaggi per ringraziarci”.