Grembiulini, Cavazzini: «Allucinanti i NO, bambini vittime inconsapevoli del consumismo»

«Leggo con estremo stupore come un consigliere del Comune di Trieste in forza al Sel (o Openfvg, o altra sigla di estrema sinistra stante il dissolversi quotidiano di tali partiti) ha esternato la propria contrarietà all'obbligo del c.d. grembiulino, rosa o azzurro, all'interno delle scuole Comunali poiché discrimenerebbe il genere». Lo rileva il consigliere comunale di Forza Italia Andrea Cavazzini

«Trovo - continua la nota -  veramente allucinante che vi sia una contrarietà al grembiule poiché, come oramai é noto a tutti, i Nostri bambini e ragazzi sono vittime inconsapevoli del consumismo e dello sfoggio di marchi più o meno prestigiosi, ricorrendo quindi all'isolamento di coloro che, per scelta o per necessità dei genitori, non indossano (giustamente) alcun capo firmato».

«Ebbene - conclude Cavazzini - , ricorrere al grembiule é un mezzo per garantire l'uniformità tra gli stessi e non per generare una assurda competizione. Se poi alle femminucce viene abbinato il colore rosa e ai maschietti quello azzurro non ci vedo nulla di eclatante essendo palese che i generi, in natura, sono due e non é concepibile che nelle scuole dell'infanzia si possano indottrinare coattivamente i Nostri figli circa scelte di genere che non esistono nell'animo dei bambini. Sì alla crescita sana dei Nostri bambini. Si rispettino i Figli di Trieste».