«Grandi concerti portano turismo e indotto economico, da tempo drasticamente ridotti»

«Ancora musica: leggo con piacere una prima apertura dell'Amministrazione Comunale con la possibilità di concedere deroghe per i locali che decidono di organizzare un concerto o uno spettacolo dal vivo. Il tema, però, è più ampio e riguarda anche i concerti di quei nomi che possono essere di forte richiamo turistico (con relativo indotto economico) e che purtroppo in quest'ultimo paio d'anni si sono drasticamente ridotti». Lo sottolinea il consigliere del Pd Giovanni Barbo. «Le possibili location - ancora -  che Trieste ha da offrire in questo caso sono soprattutto due: piazza Unità e stadio Rocco. Su entrambe, il sindaco ha mostrato vari gradi di contrarietà: niente spettacoli a pagamento in piazza Unità e poi niente concerti allo stadio perché il manto si rovina...tanti artisti, però, in passato (e speriamo lo facciano anche in futuro), hanno scelto la nostra città proprio per la vetrina di piazza Unità: possibile che un giorno o due di disagi siano motivo per rifiutare un concerto da 10/12 mila spettatori?» «Quanto al Rocco - conclude Barbo -  e il suo manto...beh, evidentemente Inter e Milan devono essere folli, visto che continuano a consentire di riempire San Siro con dei concerti. Sul tema dei concerti allo stadio Rocco, in particolare, avevo presentato un'interrogazione nel maggio del 2018. Ringrazio l'amministrazione che, 429 giorni dopo, mi risponde. Nel frattempo, estati 2018 e 2019 non pervenute».