«Giustizia tributaria tassello fondamentale per il rapporto fisco-contribuenti»

 "In virtù dell'autonomia sancita dallo Statuto, il Friuli Venezia Giulia è in grado di rispondere direttamente alle esigenze dei cittadini, avvalendosi del gettito fornito dalle entrate proprie e dalle compartecipazioni fiscali. Da qui, il motivo della nostra grande attenzione alla cerimonia odierna che rappresenta un'importante occasione per effettuare un bilancio, per l'anno appena trascorso, del lavoro svolto dal sistema di giustizia tributaria, sia sul versante della tutela dell'interesse primario all'acquisizione delle risorse per le spese pubbliche che soprattutto per quanto concerne la fondamentale tutela del contribuente alla giusta imposta". Lo ha detto il consigliere regionale Piero Camber che, in rappresentanza del presidente Piero Mauro Zanin, ha portato il saluto del Consiglio regionale alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2019 della Commissione tributaria regionale del Friuli Venezia Giulia che si è svolta questa mattina nella sala Tessitori dell'Assemblea regionale. "La giustizia tributaria - ha aggiunto - costituisce un tassello fondamentale per il corretto dispiegarsi del rapporto fisco-contribuenti, da cui sovente sorgono domande di equità che necessitano di meccanismi di risoluzione delle controversie efficienti e rapidi. Il mio auspicio è che si mantenga e si migliori quanto finora ha funzionato, salvaguardando sempre e comunque l'autonomia, la terzietà e l'indipendenza della funzione giudicante". Al saluto introduttivo di Camber è seguita quindi la relazione del presidente della Commissione tributaria regionale FVG, Paolo Alberto Amodio, che ha fornito un quadro generale della situazione, definita nel complesso soddisfacente al di là delle carenze di organico: in regione, dei 4.668 giudici tributari previsti, al 31 dicembre 2018 prestavano servizio 2.818 giudici con una scopertura complessiva del 39,6%. L'analisi dei rilevamenti statistici evidenziano una diminuzione, a livello nazionale, delle liti pendenti (-10,95%) fenomeno legato all'istituto del reclamo e della mediazione obbligatori che investe contenziosi non superiori a 50mila euro. "In particolare per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia - ha detto Amodio - l'istituto del reclamo si è rivelato idoneo strumento deflattivo del contenzioso, considerato che nel 2018 delle 1.310 istanze presentate, tutte esaminate entro 90 giorni, il 50,7% (664 istanze) si sono concluse nella fase di mediazione". Tra i dati contenuti nella relazione figurano quelli riguardanti le quattro Commissioni tributarie provinciali e quella regionale, che evidenziano un aumento (+2,3%) del contenzioso pendente imputabile al grado di appello. Diminuisce invece il numero delle controversie pendenti (-9%) presso le Commissioni tributarie provinciali, riduzione legata alla carenza di organico del corpo giudicante (12 giudici contro i 18 previsti). Alla cerimonia, cui ha preso parte anche l'assessore Fabio Scoccimarro in rappresentanza della Giunta regionale, sono quindi intervenuti Luca Varrone, per il Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria, il Garante del Contribuente, Mario Trampus, Marzia Capitanio del Ministero dell'Economia e Finanze, Federica Romano per l'associazione Magistrati tributari, Francesco Zanetti dell'Agenzia delle Entrate FVG, Francesca Messina per la direzione interregionale Veneto e FVG dell'Agenzia delle Dogane, Laura Ilaria Neri dell'Ordine dei Dottori commercialisti di Trieste e Gorizia e Roberto Lunelli presidente dell'Associazione nazionale tributaristi italiani.