Giovani cacciati dal bar, Paglia: «Errore nella comunicazione dovuto a difficoltà linguistica»

«In merito alla nota da me scritta e pubblicata nella giornata di mercoledì 24 luglio, alcune brevi e sintetiche precisazioni. Nel mio ruolo di consigliera circoscrizionale, ascolto e ricevo spesso segnalazioni di vario genere, ritengo che i rappresentanti istituzionali abbiano prioritariamente questo compito. L’evento citato fa parte di uno di questi, non si tratta di una bufala, ma di un fatto, increscioso, ma effettivamente successo». Lo rileva la consigliera circoscrizionale del Pd Maria Luisa Paglia «Mi dispiace - ancora -  e di questo mi scuso con i gestori del locale, anche se non ho citato né il bar e neanche chi in quel momento si è trovato ad affrontare la situazione, perché in effetti non era loro volontà cacciare i ragazzi per il colore della loro pelle, ma di un loro cliente che aveva bevuto qualche bicchiere in più. C’è stato un un errore nella comunicazione, chiaramente non voluto né dalla sottoscritta né dal ragazzo oggetto delle offese, ma dovuto ad una difficoltà linguistica nella comunicazione in lingua italiana». «Oltre - ancora -  il ruolo istituzionale che ricopro, sono insegnante e spesso dico ai miei alunni, che errare è umano, nessun essere umano è esente da ciò, ma può essere un’opportunità per apprendere, se si ha la capacità di chiedere scusa. In merito alla persona che sembra aver bevuto qualche bicchiere in più, non mi pare  possa essere un’attenuante, perché se invece che al bar, il signore fosse stato al volante di un’automobile, causando un incidente, il bicchiere in più sarebbe stata anzi un’aggravante». «Come scritto - conclude Paglia -  nella nota precedente ribadisco l’apprezzamento per le forze dell’ordine intervenute ed esprimo dispiacere per quanto successo, perché so che la cittadina di Muggia vanta una tradizione di accoglienza e generosità che spero non venga rovinata da eventi singoli augurandomi che restino isolati o trovino uguale risposta come quella ricevuta da tutti gli altri clienti del locale che hanno subito compreso dove stava il torto e dove la ragione».