Giovane Ricercatore dell’Anno, trionfa un laureato all'Università di Trieste

Eni rende noti i nomi dei ricercatori e scienziati vincitori della dodicesima edizione di Eni Award, il premio istituito nel 2007 è divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente. Eni Award ha lo scopo di promuovere un migliore utilizzo delle fonti energetiche e stimolare le nuove generazioni di ricercatori nel loro lavoro, a testimonianza dell'importanza che Eni dà alla ricerca scientifica e all’innovazione. Quest’anno il premio Transizione Energetica, uno dei tre riconoscimenti principali che premia le migliori innovazioni nel settore degli idrocarburi per la decarbonizzazione del sistema energetico, è stato assegnato a James A. Dumesic dell’Università del Wisconsin, Madison, che ha sviluppato processi catalitici innovativi per la conversione di biomasse a carburanti e prodotti chimici, incrementando la resa mediante l’ottimizzazione delle condizioni di reazione. Tra i nuovi processi sviluppati, la conversione di uno zucchero (il fruttosio) ad un composto da cui è possibile ottenere biomateriali che possono essere utilizzati in alternativa a comuni materiali plastici di origine fossile. Il premio Frontiere dell’energia, per ricerche sulle fonti di energia rinnovabile e sullo stoccaggio di energia, è stato assegnato a Michael Aziz e Roy Gordondell’Università di Harvard, che hanno sviluppato un nuovo tipo di batterie molto più economiche e con caratteristiche innovative rispetto a quelle attualmente in uso. Queste batterie hanno vari vantaggi: lunga durata e una rapida risposta. Infine, il premio Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicato a ricerche sulla tutela di aria, acqua e terra e sulla bonifica di siti industriali, è stato assegnato a Paul Chirik della Princeton University, la cui ricerca di successo riguarda il campo della catalisi. Metalli quali Ferro e Cobalto possono sostituire i metalli nobili (Platino, Rodio, Palladio, ecc.) utilizzati nelle reazioni catalitiche per la produzione di medicine e prodotti di consumo, con ricadute positive economiche ed ambientali. Recentemente Chirik ha scoperto che i catalizzatori al Ferro da lui sviluppati sono in grado di riciclare il butadiene aprendo la strada a futuri sviluppi nel campo delle mitigazioni dell’impatto ambientale delle plastiche tradizionali.   I premi di Eni ai giovani ricercatori Per la sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal Continente Africano, il premio è stato assegnato a Emmanuel Kweinor Tetteh della Durban University of Technology e Madina Mahmoud della American University del Cairo. La proposta di Tetteh riguarda la valutazione di un processo che integra l’impiego di foto-catalizzatori innovativi con sistemi di trattamento biologico delle acque reflue e, al contempo, convertire la CO2 in combustibili. Il lavoro di Mahmoud è invece focalizzato sulla preparazione di membrane innovative per il trattamento delle acque di produzione. Per il premio Giovane Ricercatore dell’Anno, che ogni anno premia due ricercatori under 30 che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Alberto Pizzolato e Matteo Monai. Il primo, studente del Politecnico di Torino, ha presentato un lavoro focalizzato sull’impiego di   metodi  di  modellazione  di stampa tridimensionale (stampa 3D) per la messa a punto di sistemi applicabili nell’ambito di tecnologie energetiche. Il secondo, proveniente dall’Università degli Studi di Trieste, ha presentato una ricerca che consiste nello sviluppo di catalizzatori nanostrutturati a base di leghe metalliche di elementi non nobili, quindi a basso costo, per applicazioni in campo energetico, in particolare nella conversione delle biomasse a combustibili e prodotti chimici. La cerimonia di premiazione si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il prossimo 10 ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Il premio Young Researcher of the Year viene assegnato ogni anno a due ricercatori di età inferiore ai 30 anni che hanno conseguito un dottorato di ricerca in un'università italiana. Il dr. Matteo Monai è attualmente ricercatore postdottorato nel gruppo di ricerca del Prof. Bert Weckhuysen all’Università di Utrecht in Olanda ed ha difeso il suo dottorato di ricerca presso l'Università di Trieste nel gruppo del Prof. Paolo Fornasiero. Il dr. Monai ha presentato ricerche per lo sviluppo di catalizzatori nanostrutturati basati su leghe non nobili, e quindi meno costose, da utilizzare nel settore energetico, in particolare per la conversione di combustibili da biomassa a prodotti chimici. Ora sta lavorando alla valorizzazione della CO2 e all'attivazione di piccole molecole usando materiali nanostrutturati ben definiti, per chiarire le relazioni tra struttura e attività in catalizzatori eterogenei. Il presidente italiano Sergio Mattarella consegnerà il premio in una cerimonia ufficiale al Quirinale il 10 ottobre.