Giornata Mondiale del Rifugiato: pranzo interculturale, balli e flash-mob a Trieste
Il 20 giugno 1951 venne approvata la Convenzione sui Rifugiati da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Per ricordare questo evento, dal 2001 ricorre, in questa data, la Giornata Mondiale del Rifugiato. Lo scopo dell'iniziativa è richiamare l'attenzione sul diritto d'asilo, garantito non solo da diritto internazionale ma anche dall'articolo 10 della Costituzione italiana. Questo è il programma completo delle iniziative programmate a Trieste: Giovedì13/06alTeatrodei Fabbri,dalleore20:00inununicaserata ICS in collaborazione con l'ass. culturale Tina Modotti presenta: • il film “Libre/Libero” Val Roia. Un pezzo di terra di 59 km diviso tra l’Italia e la Francia, l’ultima frontiera dopo Ventimiglia, un posto perso in mezzo alle Alpi Marittime che non appartiene del tutto a nessun paese. Una terra di transito, che si espande in quanto non ha un’identità chiara, ma è anche un luogo fermo, dove si svolge Libero, il film del documentarista francese Michel Toesca, fuori concorso al festival di Cannes del 2018. Titolo originale: Libre, Francia, 2018 Regia: Michel Toesca, Durata: 100′ • il libro “Il passo della morte. Storie e immagini di passaggio lungo la frontiera tra Italia e Francia” Prefazione di Gianluca Paciucci, introduzione di Annamaria Rivera, Postfazione diDonatella Alfonso. Un affresco di storia lungo secoli transita per il Passo della Morte. Ventimiglia da questa parte, Mentone oltre la frontiera. Attraverso boschi e montagne si snoda il sentiero che conduce fino al pericoloso Passo. Da lì molti migranti, soprattutto africani, cercano oggi di lasciare l’Italia per raggiungere la Francia. A volte da soli. Altre guidati da esosi e pericolosi passeur. E talvolta, lassù, qualcuno muore. “Cosa sia una frontiera, quale ne sia lo spessore, il peso, l’odore, e quello di chi la attraversa; quali persone abbia salvato, quante ne abbia condannate, attraendo con le luci appena al di là e poi tradendo con rabbiosi dirupi che ingoiano corpi; quali miti e narrazioni si impiglino al filo invisibile o spinato che separa l’inseparabile, ovvero un paesaggio, una natura, che vivono di continuità e che solo l’incuria o l’amorevolezza dell’essere umano possono rendere differenti. Cosa sia una frontiera veniamo a saperlo con più forza dal prezioso libro che avete tra le mani”. (Gianluca Paciucci) Dal 13/06al 20/06OpenDayappartamentie struttureICS&FondazioneLuchettaOtaD’Angelo Hrovatin In questo periodo alcune strutture e appartamenti di ICS Ufficio Rifugiati ONLUS e Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin ONLUS saranno aperti alla cittadinanza curiosa di conoscere e incontrare i progetti d’accoglienza, i richiedenti asilo e i rifugiati:
- 13/06, dalle 9:30 alle 12:30, appartamento ICS di campo San Giacomo 15 (campanello ICS). Ad aspettarvi oltre al personale e agli accolti ci saranno biscotti, dolci, tè e succhi di frutta.
- 15/06, dalle 10:30 alle 15:00, Casa Steffé in località Bristie 20
- 19/06 – dalle 16:00 alle 18:00 struttura collettiva di via Gozzi 4, ingresso piano strada. Ad aspettarvi oltre al personale e agli accolti ci saranno té e biscotti.
- Quest’anno, nel consueto giorno dedicato alla figura e alla condizione dei rifugiati di tutto il mondo, vogliamo invitare a riflettere sulla condizioni in cui il diritto d’asilo sta per essere gettato se la politica nazionale ed europea non imprimerà una svolta di principi
23/06dalle17:00alle 23:00al GiardinodiviaSanMichele: Festa progetto “Spazi Attivi” e commemorazione Giornata Mondiale del Rifugiato
- ICS vi aspetta insieme ad ARCI Servizio Civile per ricordare in festa la Giornata Mondiale del rifugiato e la fine del progetto “Spazi Attivi”, che ha visto come parte integrante l’open day di Bristie e un laboratorio di cittadinanza, di cui verrà presentato il prodotto finale.
25/06 ore 21:00 al Lunatico festival Spettacolo teatrale “TRACCE - acquerelli di umanità varie”
- ICS in collaborazione con eTielleZeta, nell’ambito del Lunatico Fetsival presenta:
Dal laboratorio teatrale “I Rinnegati” ne deriva la restituzione dal titolo “Tracce”. Una riflessione sulle tracce visibili che lasciamo nel mondo che ci circonda, come interagiamo con esso, come questo ci modifica. Le tracce sono anche le azioni che non facciamo, laddove non interveniamo per cambiare lo stato delle cose. Come ci segnano le tracce che gli altri lasciano? Non solo, le tracce sono anche quelle invisibili, quelle che non ci accorgiamo di lasciare, convinti che nulla di ciò che facciamo rimanga e che la nostra traccia non conti. Perché risvegliarsi dall'indifferenza? Quando ricordarsi di essere umani? Come riascoltare ciò che avviene nel mondo? Questo lavoro nasce dalle tracce/storie lasciate dai corsisti durante lo svolgimento del laboratorio e prende ispirazione dal testo “Voci Rimosse - I profughi di Eidomeni” e dalla versione teatrale “I Rinnegati” di Alberto Flego.