Gianni Schicchi e Cavalleria Rusticana al Teatro Verdi

Trieste, Teatro Verdi - Gianni Schicchi e Cavalleria Rusticana

Appuntamento fuori abbonamento al Teatro Verdi di Trieste, che nelle giornate del 23 e 24 febbraio ha proposto il dittico Gianni Schicchi/Cavalleria Rusticana. In occasione del 150° anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Italia, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e la Kitakyūshū City Opera hanno collaborato nella co-produzione e rappresentazione di questo dittico, unendo artisti di cultura e preparazione diverse per due serate.

Le opere, rappresentate e conosciute in tutto il mondo, sono state abbinate nella stessa serata in maniera insolita; Gianni Schicchi, opera d'ispirazione dantesca presenta un gusto irriverente e comico sempre attuale, il melodramma della Cavalleria Rusticana invece è relegato nel periodo del movimento verista. Apparentemente molto distanti come temi, le due opere sono collegate per contrasto di sensazioni e sentimenti, quasi a dare uno spettro emozionale in un'unica serata, che passa dal riso al dramma.

Chiare le scelte artistiche dal regista Carlo Antonio De Lucia, che ha voluto sottolineare l'aspetto dei meccanismi comici e l'interazione continua tra i personaggi in Gianni Schicchi ed evidenziare viceversa i blocchi e le situazioni estreme, quasi marmoree, nella Cavalleria Rusticana.

Per Gianni Schicchi la scelta dell'allestimento comprende una scena fissa, la casa di Buoso Donati con tanto di letto a baldacchino, e costumi d'epoca, ravvivati da scambi divertenti e leggeri tra i personaggi; nella Cavalleria Rusticana spiccano in primo piano i tavoli della locanda di Mamma Lucia (Michiko Honda), una scalinata che termina in un passaggio a muretti, dominati da un'enorme croce, sullo sfondo le foto di paesaggi che evocano a Sicilia.

Cast misto per entrambe le rappresentazioni quindi, disinvolto e credibile nella parte di Gianni Schicchi Giovanni Guarino, corretta, ma forse un pò affaticata Miyuki Shirakawa in Lauretta. Gli altri personaggi vocalmente molto corretti anche nella pronuncia e nel fraseggio,  rilevanti Ayako Tutsui (Zita) e Chikara To (Simone), ottima prova anche per la giovane triestina Elisabetta Vegliach in Gherardino.

Cambio di tono per la Cavalleria Rusticana caratterizzata da una drammaticità a volte trascinata, cha ha appesantito la rappresentazione in alcuni punti, resa però in maniera eccellente da Dimitra Theodossiou in Santuzza. Preciso nella parte di Turiddu il tenore Pietro Giuliacci, colorita Veronica Esposito in Lola.

Molto ben amalgamati il Coro del Teatro Verdi e quello della Kitakyūshū City Opera, diretti in maniera attenta dal Francesco Quattrocchi.

Un esperimento questo dittico che ha è stato accolto molto bene dal pubblico triestino e che darà il "la" per collaborazioni future a livello internazionale.

Trombetta Martina