Furti in autostrada

Non lasciare oggetti di valore in bella vista all'interno delle autovetture e chiudere sempre a chiave l'auto. Sono i consigli principali da seguire quando ci si ferma per una pausa nelle aree di servizio in autostrada. Consigli che arrivano direttamente dal Coa, il Centro operativo della polizia stradale, che si occupa in forma esclusiva della prevenzione e della repressione dei reati commessi in queste aree di ristoro e di rifornimento carburanti e, più in generale, su tutta la rete autostradale gestita da Autovie Venete. "La prevenzione viene assicurata - informa il comandante Gianluca Romiti - grazie a costanti e strategiche soste nelle aree di servizio da parte della pattuglia con auto di servizio contraddistinta dalla livrea della polizia e dai lampeggianti accesi. Un' azione che serve a dissuadere i malintenzionati dal compiere azioni delittuose". Alla presenza riconoscibile, si affiancano poi i "servizi con veicoli civetta (vetture prive di qualsiasi contrassegno di riconoscimento in cui viaggiano gli agenti in borghese) - aggiunge Romiti - che assicurano un controllo ancor più efficace". Soprattutto nelle giornate di esodo e controesodo le aree di servizio, infatti, diventano "un obiettivo sensibile". I malviventi approfittano del via vai di turisti e della confusione che inevitabilmente si crea, per compiere i reati, dal furto di generi alimentari all'interno degli esercizi commerciali o degli shop degli impianti di carburante, al furto all'interno delle vetture lasciate in sosta. Arrivano, prendono e scappano con celerità, per poi rimpinguare il loro bottino in un'altra area, senza un obiettivo principale. Dal computer al telefonino, dagli abiti alle telecamere: tutto diventa appetibile per i malintenzionati, che Romiti definisce, per il modo di fare, veri e propri "predoni dell'autostrada". Nelle ultime settimane tre importanti interventi della polizia stradale hanno consentito di arrestare tre persone nelle aree di servizio di Fratta Sud e Calstorta Sud, sulla A4. "Gli arresti - spiega il comandante - sono il risultato di una meticolosa attività d'indagine, mentre in un caso si è trattato di un tentativo di furto sventato in un camper di nazionalità austriaca". Per ridurre i furti però, è indispensabile la collaborazione degli utenti che devono modificare le loro abitudini e adottare maggiore attenzione. "Il consiglio di non lasciare oggetti di valore incustoditi e magari anche in bella vista nell'auto ? avverte Romiti appare banale, eppure è un comportamento diffusissimo." "Chiudere l'auto con le chiavi e non con il dispositivo elettronico - prosegue Romiti - evita che i malviventi possano utilizzare gli inibitori, dispositivi elettronici che, se azionati contemporaneamente al telecomando, non permettono la chiusura delle portiere. Non appena ci siamo allontanati, il ladro può agire indisturbato". Non è finita qui, la casistica degli stratagemmi. Il più utilizzato resta ancora quello dello pneumatico bucato. "Capita ancora molto spesso che al rientro dal pranzo e dalla pausa caffè - spiega Romiti - il conducente si ritrovi con i copertoni dell'auto bucati. Le vittime preferite sono gli automobilisti che viaggiano da soli e che hanno bisogno di aiuto per cambiare la gomma. In soccorso del malcapitato arrivano gli stessi malviventi che poco prima hanno forato lo pneumatico. Di solito sono due e mentre il primo dà una mano al conducente, il secondo si introduce nell'abitacolo per compiere il furto". "massima attenzione, quindi - conclude Romiti - quando un inconveniente del genere accade in un'area di sosta e diffidare della generosità troppo esuberante".