Forum mondiale dei giovani, la XII edizione nel weekend a Trieste

Sotto lo slogan “Friday for future” si sono riuniti a milioni nelle piazze di tutto il mondo, giovani e giovanissimi, richiamando con grande passione la necessità di non perdere più tempo nell’affrontare i temi dell’ambiente. La XII edizione del Forum mondiale dei giovani “Diritto di dialogo”, in programma da venerdì 27 a domenica 29 settembre a Trieste, rilancia il grido “Non c’è più tempo”, estendendo lo sguardo anche sulle altre emergenze del pianeta (etiche ed economiche, cioè geopolitiche e di ordinamenti giuridici) che si impongono nell’analisi e nelle pratiche. Occorre intervenire, e in fretta, per evitare una catastrofe ambientale, etica, geopolitica: la forte interconnessione tra questi temi, propria di una realtà complessa, sarà al centro dei lavori del Forum di quest’anno, che con il titolo “Non c’è più tempo: Ambiente, Diritti, Geopolitica" riunirà a Trieste, nel Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (via Filzi, 14), una cinquantina di giovani studiosi dai 18 ai 35 anni, provenienti da ogni angolo di mondo: dall’India al Canada, dall’Algeria al Pakistan, dalla Nigeria alla Russia.

Realizzato dall’Associazione Poesia e Solidarietà, in partnership e con la consulenza scientifica del Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile, con il patrocinio della Commissione Nazionale Unesco e dell’Università degli Studi di Trieste, il Forum è, da 12 anni, parte del grande progetto di promozione della cultura giovanile, diretto dalla professoressa Gabriella Valera, che ha nel capoluogo regionale il suo epicentro. Con il patrocinio di proESOF il Forum è uno degli appuntamenti culturali che fanno di Trieste una città internazionale in cui i profili storico-culturali si misurano sul terreno della scienza, in linea con i molti altri eventi, come Trieste Next, che si svolgono in questo stesso periodo dell’anno e che nel 2020 culmineranno con le attività di Trieste Capitale Europea della Scienza (ESOF2020).

“Diritto di dialogo” sta a indicare la natura del Forum, che vuole essere un luogo di dibattito aperto, in cui non solo vengono messe a confronto posizioni diverse su problemi analoghi, ma anche i diversi problemi vengono affrontati in un’ottica trasversale di confronto fra discipline, paradigmi culturali e scientifici. “L’emergenza climatica, fortemente legata all’emergenza dei diritti e a quella economica porta alla necessità di ridefinire, in forma non sovranistica, il concetto di “beni comuni” - spiega Gabriella Valera, ideatrice e direttore scientifico della manifestazione e già docente dell’Università di Trieste -. Diritto allo spazio e diritto all’ambiente vanno ripensati in modo integrato dal punto di vista dei diritti umani. Ne discende che temi come “accoglienza”, “gestione degli spazi pubblici”, “libera circolazione”, “organizzazione del  lavoro e dei suoi luoghi” hanno un rapporto diretto con una “visione” ambientale di ampio respiro, implicano nella loro risoluzione sempre uno sguardo strategico, e scelte fondamentali”. Al Forum ne discuteranno relatori di formazione e provenienza diversa: problemi globali necessitano risposte offerte da punti di vista radicati nelle diversità locali. I 45 paper scelti fra gli oltre 250 proposti dai candidati che hanno partecipato alla selezione per partecipare al Forum verranno presentati dai relatori, provenienti quest’anno da 30 diversi Paesi, in panel paralleli e in sessioni plenarie nel corso della manifestazione. Anche il pubblico potrà partecipare al dibattito: in particolare sabato 28 settembre, dalle 11.30 alle 13.30, nell’Aula Magna della scuola di via Filzi sarà proposta la sessione plenaria dal titolo “Beni ‘comuni’: la sfida contemporanea della loro ridefinizione”, che con la moderazione di Ferruccio Nilia (presidente del Forum dei Beni Comuni e dell’Economia Solidale Fvg) s’interrogherà sul tema con interventi di Stefano Roveda (ingegnere e artista visuale), Emanuele Braga (ricercatore, artista, coreografo) e di alcuni giovani partecipanti al Forum.

Il Forum “Diritto di Dialogo”, che è parte dell’ampio progetto per la cultura giovanile da anni diretto dalla professoressa Valera, ha ottenuto riconoscimenti importanti a livello nazionale e internazionale,  E’ realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato alla Cultura, gode della media partnership de Il Piccolo, ed è diversamente sostenuto con collaborazioni e partnership da molti altri enti a livello nazionale e internazionale, nonché da donazioni private. L’Università di Trieste e il Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile lo affiancano, riconoscendone l’importanza per il territorio. Il suo valore scientifico ne fa uno degli eventi proESOF verso Trieste Capitale Europea della Scienza 2020.