Fondazione Coronini Cronberg, Villa Louise nuovo incubatore per imprese culturali e creative

Si passa dalle parole ai fatti per il restauro di Villa Louise, storico edificio goriziano di proprietà della Fondazione Coronini Cronberg. Grazie a un accurato lavoro di riqualificazione che lo ripoterà all’originario splendore, lo stabile di  largo Culiat 7 diventerà un incubatore per imprese culturali e creative. Il primo lotto dei lavori, comprendente il restauro conservativo della copertura del corpo centrale e delle due torrette laterali è stato affidato all’impresa Mari&Mazzaroli di Trieste, ditta che si è aggiudicata la gara di appalto, per un valore di 420mila euro circa. Complessivamente, grazie alla Regione, gli interventi di restauro possono contare su uno stanziamento di cinque milioni di euro. Alla cerimonia di consegna del cantiere hanno partecipato il sindaco Rodolfo Ziberna, in qualità di presidente della Fondazione Coronini, l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti e l'ex sindaco Ettore Romoli. Sono intervenuti anche i responsabili dell’ATER di Udine e di Gorizia, artefici della progettazione.

“Villa Louise diventerà un luogo di incubazione per imprese culturali e creative, quindi start up di impresa, incubazioni, studi. Sappiamo che l’innovazione passa dalla rivalutazione del passato, quindi questo sarà un luogo ideale. Una scelta strategica anche  per valorizzare Gorizia”, ha rimarcato l’assessore Torrenti. Ammonta a cinque milioni lo stanziamento complessivo della Regione, come spiegato dall’esponente della giunta regionale: “Una parte dei cinque milioni stanziati è già stata usata per la messa in sicurezza e la valutazione degli affreschi delle sale. Con oggi prende il via il primo lotto, mentre il  secondo è in fase di preparazione. Speriamo possa essere avviato in tempi rapidi e con continuità. Siamo ottimisti perchè il progetto è bellissimo: ringraziamo l’Ater per il lavoro svolto per la progettazione. Abbiamo peraltro coinvolto strutture pubbliche per la massima trasparenza”.

Non ha nascosto la sua soddisfazione anche il presidente della Fondazione e sindaco Ziberna: “Questo edificio è un luogo che ha fatto la storia della nostra città, quindi grande era la preoccupazione per il reperimento delle risorse per riqualificarlo. Eecco perchè siamo molto soddisfatti ed esprimiamo la nostra gratitudine all’assessore Torrenti e alla Regione. Siamo ancora più contenti per l’obiettivo con cui sarà ristrutturato questo storico palazzo: avremo giovani di tutta Europa, in una sorta di Erasmus europeo della cultura a Gorizia, che darà luogo a contaminazioni tra settori diversi. Il risultato sarà di dar vita a iniziative in grado di produrre cultura e turismo, nel pieno rispetto di quella che è la vocazione della nostra città”.