Foiba di Basovizza, cerimonia di scoprimento del cippo a ricordo di tutti i carabinieri

“Solidarietà, giustizia, senso del dovere. Tutti noi abbiamo bisogno di riconoscerci in questi valori e l’Arma dei Carabinieri è un simbolo dello Stato che li rappresenta, li incarna, li  trasmette; soprattutto in quei momenti di incertezza, smarrimento e difficoltà in cui i cittadini trovano negli uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri, lo Stato”. Con queste parole il sindaco Roberto Dipiazza è intervenuto oggi (mercoledì mercoledì 16 maggio) al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza, alla cerimonia di scoprimento del cippo in memoria di tutti i carabinieri infoibati e uccisi, dal settembre 1943 al febbraio del 1947, nei territori del Confine nord orientale

Così nel luogo simbolo della tragedia che alla fine del secondo conflitto vide l'annientamento di tanti civili e militari italiani, il Comune di Trieste ha voluto dedicare un monumento commemorativo ai Carabinieri che, in vari luoghi, subirono l'atroce destino dell'infoibamento. Alla cerimonia, pianificata e realizzata con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste, erano presenti autorità politiche, civili, militari e religiose, familiari di quei Carabinieri che persero la vita nelle voragini carsiche, rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d'arma con i propri labari, nonché i gonfaloni del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia. Tra le autorità il prefetto Annapaola Porzio, il governatore Massimiliano Fedriga, il questore Isabella Fusiello, il sindaco Roberto Dipiazza, il vicesindaco Pierpaolo Roberti e gli  assessori comunali Giorgio Rossi e Michele Lobianco. Sono intervenuti anche il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, il comandante interregionale, generale di corpo d'armata Aldo Visone, il comandante della legione carabinieri del FVG, generale di brigata Vincenzo Procacci e il comandante provinciale di Trieste colonnello Daniel Melis.

Nel suo intervento il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha ricordato quanto fatto nel suo primo mandato per ridare il giusto onore alla Foiba di Basovizza, un “luogo sacro, simbolo dei drammi che hanno interessato il confine orientale durante la seconda guerra mondiale”.  Ancora nel 2010 -ha detto il primo cittadino- “ho portato in questo luogo la lapide in ricordo del sacrificio dei 97 finanzieri uccisi dai partigiani jugoslavi dopo essere stati prelevati dalla caserma di Campo Marzio” e oggi “in questo lungo percorso del ricordo, siamo qui per rendere omaggio e scoprire il cippo marmoreo in memoria di tutti i carabinieri infoibati, assassinati in una mattanza che mirava alla distruzione di tutto ciò che era Italia e Italiano”. “Da oggi- ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza- questo cippo collocato al Sacrario della Foiba di Basovizza vuole essere il luogo dove ricordare, rendere omaggio e ringraziare tutti questi servitori dello Stato barbaramente uccisi”.

Particolarmente sentito e apprezzato l'intervento del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri,generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, che ha tra l'altro evidenziato la fedeltà dei  “250 e più carabinieri ricordati da questo monumento, onorati perché hanno prestato fede al loro giuramento, restando sempre vicini alla popolazione”. Il generale Nistri ha ribadito infine l'importanza di “continuare a commemorare i nostri caduti”, per essere essere testimoni credibili del loro  esempio, nel nome dell'Arma e dell'amata Patria.

Apertasi con l'alzabandiera sulle note della fanfara dei Carabinieri, la cerimonia  ha visto anche la deposizione di una corona d'alloro e la benedizione del nuovo cippo da parte del cappellano militare dei carabinieri don Albino D'Orlando.

Al temine della cerimonia, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, ha consegnato al sindaco Roberto Dipiazza una targa, un segno di stima, apprezzamento e gratitudine per quanto fatto, nell'ambito di un proficuo costruttivo rapporto e di una continua collaborazione che dura nel tempo.