Fincantieri e il Comune di Monfalcone per lo sviluppo scuola–lavoro, firmano secondo accordo per le visite al cantiere

Il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono hanno firmato oggi due accordi, uno nell’ambito dello sviluppo del rapporto scuola–lavoro, l’altro sull’implementazione della collaborazione esistente tra il Museo della Cantieristica e lo stabilimento di Monfalcone finalizzata alle visite guidate congiunte dei due siti.

Il primo accordo prevede che, nel quadro delle competenze della Regione FVG, Fincantieri e Comune collaborino nell’ambito del rapporto scuola–lavoro per avvicinare i potenziali fabbisogni professionali dell’azienda a breve, medio e lungo termine all’offerta formativa, attraverso una serie di iniziative congiunte di pianificazione. Verranno dunque individuate le esigenze di qualificazione professionale espresse da Fincantieri, direttamente e indirettamente attraverso l’appalto, indispensabili per mantenere e accrescere il livello dell’organizzazione quale imprescindibile fattore competitivo imposto dal mercato cantieristico.

In questo quadro Fincantieri e il Comune di Monfalcone si adopereranno per l’attivazione di un tavolo istituzionale per il perseguimento degli obiettivi oggetto dell’accordo, e in particolare per l’incremento dell’offerta occupazionale per i giovani del territorio, attraverso la realizzazione di un virtuoso processo di integrazione del sistema scolastico-produttivo, finalizzato a valorizzare le risorse umane e professionali dell’area isontina.

A fronte di una crescente richiesta da parte di scuole di tutta Italia, di cittadini della regione e turisti, di visitare sia il Museo della Cantieristica che il cantiere di Monfalcone, e dato il successo delle sperimentazioni effettuate in tal senso nel corso del 2017, Comune e Fincantieri collaboreranno anche al fine di realizzare dei momenti di visita congiunta dei due siti, aperti in particolare agli istituti scolastici, agli operatori del settore turistico, ai media e a tutti coloro che siano interessati alla conoscenza della storia evolutiva della cantieristica e alla produzione di Fincantieri.

A tale scopo sarà redatto un calendario semestrale con l’individuazione delle date nelle quali sarà possibile visitare lo stabilimento, compatibilmente con le sue esigenze produttive, orientativamente nelle giornate di sabato mattina. La visita all’interno del cantiere sarà gestita e curata dal personale di Fincantieri. Il Comune di Monfalcone oltre a farsi carico di curare le visite al Museo della Cantieristica, metterà a disposizione i mezzi di trasporto necessari alla visita in cantiere e costituirà un apposito segretariato presso il proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico.

Anna Maria Cisintsindaco del Comune di Monfalcone, ha commentato: È un momento importante per il territorio monfalconese in quanto questi accordi rappresentano un primo importante traguardo e una svolta nelle relazioni con Fincantieri che si colloca nel contesto di un dialogo aperto per affrontare  le diverse questioni che si ricollegano alla presenza di una grande realtà industriale di eccellenza nel nostro territorio e che vanno dalle tematiche infrastrutturali, come quella dei parcheggi, a quelle del lavoro e dell’indotto. L’intesa sul rapporto scuola-lavoro e la convenzione sulle visite guidate stabiliscono le basi per un nuovo rapporto di collaborazione tra Territorio e Azienda e sono finalizzate a creare prospettive occupazionali per i nostri giovani ed opportunità di sviluppo, anche turistico, affinché Fincantieri possa rappresentare un valore aggiunto, non solo come punto di riferimento di eccellenza internazionale della cantieristica, ma anche per la Città di Monfalcone ed il mandamento”.

Giuseppe BonoAmministratore delegato di Fincantieri, ha dichiarato: “Come presenza industriale di riferimento sul territorio monfalconese, il cantiere non potrà che trarre beneficio da questo duplice accordo con il Comune, grazie al quale ne viene riconosciuta l’importante valenza occupazionale, a cui corrispondono istanze produttive peculiari e la necessità, nell’ambito delle competenze della Regione, di una più adeguata corrispondenza con il mondo della formazione, e viene sottolineato il suo grande valore storico-culturale”.