Ferriera, Cosolini: «Grazie a nostro sforzo difesa occupazione e ridotto inquinamento»

"La crisi dell'industria triestina sta vivendo una fase acuta che inevitabilmente si traduce in un diffuso problema occupazionale, non ultimo quello che si configura per i lavoratori della Ferriera. La giunta Fedriga, con gli assessori Rosolen e Bini in primis, deve prendere coscienza della necessità di vere politiche per il rilancio industriale e la difesa dell'occupazione anche attraverso un nuovo accordo di programma con il Governo". A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Roberto Cosolini oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche la deputata del Pd, Debora Serracchiani. "Solo pochi mesi fa si sottovalutava il problema occupazionale nell'industria triestina. Oggi lo scenario si complica e lo scambio di lettere tra l'assessore Scoccimarro e il gruppo Arvedi certifica che alle crisi già in atto alla Sertubi, al gruppo Dukcevich, alla cartiera Burgo e in altre realtà, dovrebbe aggiungersi l'area a caldo della Ferriera". Con una certa soddisfazione, ha affermato Cosolini riferendosi alla Ferriera di Servola, "possiamo dire che lo sforzo che abbiamo fatto tra fine 2013 e 2014 ha fatto si che in tutti questi anni l'occupazione fosse difesa e incrementata e che l'inquinamento venisse ridotto. Non ci fosse stato questo impegno avremmo avuto meno lavoro e più inquinamento. "Oggi, invece, la Regione, con la lettera di Scoccimarro, deve essere consapevole che si prende in prima persona la responsabilità della ricollocazione di alcune centinaia di lavoratori. Su questa partita e in generale sulla situazione occupazionale dell'industria triestina, la prudenza dell'assessore Rosolen dimostra che di questo lei è consapevole. Il timore è che sia l'unica, visto che nella vicenda "crisi industriale di Trieste" dovrebbero entrare in ballo due attori che mi sembrano molto meno consapevoli, ovvero gli assessori Bini e Scoccimarro". Secondo Cosolini, "per difendere l'occupazione serviranno nuovi insediamenti industriali e di conseguenza una politica industriale che fermi il calo dell'incidenza dell'industria nel pil e nell'occupazione del territorio". Per il consigliere dem i prossimi obiettivi dovranno riguardare "un nuovo accordo di programma per la re-industrializzazione dell'area triestina, con insediamenti certo compatibili, motivati in particolare dalla prossimità con il porto e con i centri di ricerca. E ancora una soluzione del sito inquinato con il passaggio da nazionale a regionale, per una gestione più rapida; un'azione di marketing territoriale che preveda l'intervento di più soggetti per non lasciare solo il Consorzio per l'area giuliana e infine risorse per incentivare nuovi insediamenti. "Solo attraverso questi interventi - conclude Cosolini - gli ammortizzatori e gli strumenti di politica attiva del lavoro potranno davvero svolgere la loro funzione di transizione e di accompagnamento da un lavoro a un altro, altrimenti rischierebbero di essere l'anticamera della disoccupazione. Per queste ragioni nei prossimi giorni presenterò una mozione per impegnare la Giunta a trovare una soluzione per gestire la complessità di questa crisi in parte conclamata e in parte annunciata, ma oggi certificata da uno scambio di lettere".