Fabio Tuiach: «Sono un soldato politico, i miei muscoli sono al servizio della Patria»

«Ora ho il grande onore di presentare il nostro pugile, lo conosciamo bene noi e lo conoscono bene i nostri nemici, Fabio Tuiach, campione italiano dei pesi massimi!» con tanto di cori da stadio finali provenienti dalla folla «Fabio, Fabio Fabio!».

Con questi toni trionfalistici il consigliere comunale del gruppo misto Fabio Tuaich è stato presentato nel comizio finale della manifestazione nazionale di Forza Nuova svolta lo scorso 4 novembre a Roma, cui proprio Tuaich era uno dei relatori.

«Devo difendere il titolo a Brescia - arringa al folla Tuiach - mi sto allenando bene però io sono un soldato politico ed i miei muscoli sono al servizio della patria. Per me gli ideali Dio, Patria, Famiglia sono troppo importanti, troppo forti. Talvolta parlo troppo di Dio e mi criticano perchè difendo la mia fede».

«Tutto ciò - riferisce il consigliere comunale - mi sembra assurdo, cioè che debba difendere la normalità. Ma questo è quello che sta succedendo! Chiunque prova a difendere la normalità ed i valori che sono stati fondamentali per secoli, adesso viene perseguitato. Sono perseguitato in quanto consigliere forzanovista perchè difendo la mia fede. Ne sono orgoglioso, non ho paura. Dovete sapere che per me è un onore essere qua perchè oggi (domenica 4 novembre ndr.) è un secolo che Trieste è italiana».

«Dovete sapere  - riferisce Tuiach - che noi a Trieste abbiamo un museo in cui ci sono lettere di ragazzini che scappavano di casa e scrivevano alla propria famiglia di Dio, perchè amavano la Patria, l'Italia, davano la vita, si arruolavano nell'esercito Italiano ed andavano a morire per la Patria perchè amavano l'Italia!. Trieste per questo era considerata la città più italiana d'Italia. Visto come è andata la seconda guerra mondiale, abbiamo perso tutti nostri territori, ovvero l'Istria, Fiume, Dalmazia e tantissimi esuli come mio papà hanno lasciato tutto in quanto italiani».

«Nella mia città - conclude -  è sempre più forte l'amore per la Patria e dovrà essere più forte. Ad un certo punto della mia vita ho avuto un grandissimo avvicinamento alla fede, sono partito per il Cammino di Santiago in Spagna e mi sono accorto che i nostri Santi armati di spada proprio li cacciavano gli invasori, volevano difendere la cristianità dell'Europa».

L'INTERVENTO DI FABIO TUIACH DAL MINUTO 7.20

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