DoubleRoom, venerdì incontro su "Tarot Chats #2 leggere le arti visive con i tarocchi"

DoubleRoom arti visive, via Canova 9, Trieste

venerdì 5 maggio 2017, ore 19

TAROT CHATS #2

leggere le arti visive con i tarocchi

Nina Alexopoulou analizza gli arcani maggiori

VI-L'Innamorato e XIX-Il Sole

le carte del doppio e dei gemelli

nell'ambito di CAMMINARE L'ORIZZONTE chiralità

Venerdì 5 maggio alle ore 19, al DoubleRoom arti visive la performer greca Nina Alexopoulou prosegue con “Tarot Chats - leggere le arti visive con i tarocchi”, il secondo di una serie di incontri per analizzare le arti visive attraverso la lettura degli arcani maggiori. L'arte è una rappresentazione simbolica della realtà di oggi, dunque quale miglior modo per poter interpretare il presente se non cercando di analizzare i trionfi per decodificare l'arte contemporanea? Lo straordinario interesse sviluppato intorno ai tarocchi ha spinto infatti dal Novecento a oggi numerosi artisti contemporanei italiani e internazionali a reinterpretare queste misteriose figure, da Franco Gentilini a Renato Guttuso, da Emanuele Luzzati a Dario Fo, da Salvador Dalí fino a Niki de Saint Phalle, autrice del fantastico “Giardino dei Tarocchi” costruito a Garavicchio presso Capalbio (Grossetto).

Nell'ambito della mostra "Camminare l'orizzonte. Chiralità", collettiva dedicata alle recenti ricerche visive di quattro artisti contemporanei focalizzati sul concetto di chiralità, e cioè la proprietà di un'immagine di non essere sovrapponibile alla sua immagine speculare, come avviene nel caso delle mani, Nina Alexopoulou analizzerà gli arcani maggiori numero VI, la carta dell'Innamorato, e numero XIX, la carta del Sole, i trionfi che meglio fra tutti rappresentano il doppio e i gemelli. L'Innamorato è una carta molto ambigua che simboleggia l'unione affettiva ma anche il triangolo amoroso e la fratellanza, mentre i gemelli sotto Il Sole rappresentano, oltre al doppio, l'unione e la fratellanza, anche il contrasto fra animalità e spiritualità...

La mostra "Camminare l'orizzonte. Chiralità" è un progetto a cura di Ermanno Cristini che presenta 4 interventi site-specific pensati per lo spazio triestino. Partendo dal concetto della chiralità, e cioè la proprietà di un'immagine di non essere sovrapponibile alla sua immagine speculare, come avviene nel caso delle mani, si articola una mostra che mette in dialogo un giovane filosofo, Antonio Piroddi, con le opere di Elena Bellantoni, Ermanno Cristini, Silvia Hell ed Elisa Vladilo. Un'esposizione doppia come la definisce lo stesso Cristini: "La mostra è costruita come un doppio specchiato: quattro artisti con due opere a testa, o con un’opera doppia, in modo che la seconda sia il doppio sfasato della prima. Il testo di un giovane filosofo attraversa il tutto."