Disoccupato da 6 anni e senza casa, triestino vive in un sottoscala

«Sono Riccardo e nel 2012, ormai 6 anni fa. ho perso il lavoro e dal quel momento è stata una cosa drammatica perchè da allora tutto è precipitato, sempre peggio. Ho cercato di trovare un altro lavoro, di fare altre cose ma purtroppo per il periodo che stiamo vivendo non ero pronto o perchè ero troppo vecchio, o perchè non sono formato per quel tipo di lavoro. C'era insomma sempre una scusa».

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«Non sono stato - continua il triestino - neanche mai contattato dalle aziende. Ho spedito tantissimi curriculum ma non sono mai avuto alcuna risposta. Questa situazione poi si è protratta negli anni ed anche i miei amici hanno avuto i loro problemi e non hanno più potuto ospitarmi. Ora sono al limite. Mi trovo in strada, il periodo non è bello. Le persone che mi vogliono bene mi danno l'aiuto che possono, ma nessuno può fare miracoli. Sono andato dalle Istituzioni preposte per un aiuto che mi hanno riferito la trafila burocratica necessaria per accedere agli aiuti, comprese le tempistiche necessarie, 2-3 mesi perchè la burocrazia è lenta e le cose vanno avanti piano».

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«L'inverno è alle porte - continua Riccardo - , ormai ci siamo ed ora mi serve un tetto, tra 3 mesi ormai sarà primavera e il tempo volgerà al bello. L'emergenza è ora, non tra una novantina di giorni. In primavera-estate potrò dormire anche a Barcola. I miei problemi sono sia quello relativo all'abitazione, sia quello della sopravvivenza. Le previsioni danno per i prossimi giorni temperature molto rigide. Non credo che riuscirò a sopravvivere in questa maniera perchè vivo in un sottoscala di un palazzo con solamente una coperta, questo attualmente è il mio giaciglio. Se il freddo aumento rischio il congelamento. Tante persone sono morte così e non vorrei fare questa fine».

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«Ho 30 anni di lavoro alle spalle - conclude il triestino -  e non penso di meritarmi questa schifezza. Io voglio lavorare ma non mi danno la possibilità di lavorare, questo comporta il fatto di non poter permettermi una casa ed una vita, la mia dignità è stata buttata per terra, è stata buttata via. Quando la gente mi guarda, mi vede come un accattone. Chiedo se qualcuno mi può aiutare,  per poter così riavere la mia dignità grazie ad un lavoro e poter fare di nuovo una vita normalissima».

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