Gruppo Hit, cala il sipario sul DealerEM: vittoria “in casa” per lo sloveno Kurinčič al Casinò Perla

Si è svolto la scorsa notte, presso il Casinò Perla di Nova Gorica, l’atto conclusivo del DealerEM, campionato di poker riservato ai dipendenti delle migliori case da gioco europee. Giunto alla sua 22° edizione, il torneo ha visto la partecipazione di 155 giocatori, provenienti da vari Paesi del Continente. Ad aggiudicarsi il titolo è stato lo sloveno Jan Kurinčič, collaboratore del Gruppo Hit, seguito dal connazionale Igor Velikonja al secondo posto e dal tedesco Carl Fischer al terzo. Cresce l’attesa per la prossima edizione, che si terrà a Berlino nel 2018.

La destrezza, la manualità e l’abilità di calcolo di chi quotidianamente si trova dall’altro lato del tavolo da gioco sono state messe alla prova fin dalle prime partite del Main Event: soltanto 32 tra croupier, dealer e altre figure professionali dei casinò europei hanno potuto accedere al Day 2. I nove finalisti, tra cui quattro collaboratori del Gruppo Hit, hanno dimostrato ancora una volta come il Poker sia un gioco imprevedibile, pieno di sorprendenti colpi di scena, in cui le carte "buone" svolgono un ruolo chiave, insieme a una non trascurabile dose di fortuna.

Una vittoria giunta al termine di una partita sofferta e molto competitiva, durata 3 ore, al final table dell’Arena. Dopo l’eliminazione del tedesco Carl Fischer, il dealer della Poker Room del Casinò Perla Jan Kurinčič ha avuto la meglio nella sfida interna con Igor Velikonja, vice capo dei giochi alle slot machines presso il Park Casinò & Hotel di Nova Gorica.

Il Gruppo Hit ha ospitato la competizione per la terza volta, cogliendo l’occasione per dimostrare ad un pubblico di appassionati e di “addetti ai lavori” l’alto livello qualitativo dei servizi offerti, sia in termini di gioco che di accoglienza turistica. Al termine dell’evento, i rappresentanti dell’ACE, l’Association of Casino Employees organizzatrice del torneo, hanno annunciato che la prossima edizione della competizione si terrà a Berlino. Un involontario “assist” a Fischer, che potrà rifarsi fra le mura di casa.