Danilo Dolci, martedì festa popolare e canti etnici contro fascismo e razzismo

«BASTA con questo schifo di razzismo! Vecchio e nuovo! È ora di dire NO al razzismo, con esplicite forme di dissenso e condanna, manifestando nelle piazze di TUTTA Europa. Il 18 di settembre 2018, in occasione dell’80° anniversario dell'annuncio delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini avvenuto nel 1938, venite in Piazza Unità a Trieste a sostenere il vostro NO alle guerre e a tutte le forme di razzismo e di discriminazione!»

Lo rileva in una nota il Comitato Danilo Dolci.

«Dopo un momento di raccoglimento . continua la nota -  deporremo dei fiori in memoria di tutte le vittime rifletteremo su quella vergognosa ricorrenza. Infine, trasformeremo l’evento in una grande festa per la pace e la fratellanza tra i popoli con musica e canti! Rompiamo gli indugi finché siamo ancora in tempo e attiviamoci insieme per un'Europa antifascista e antirazzista! No al Razzismo - No al fascismo- No alle Guerre - No al Terrorismo – No alle Mafie Giornata di fratellanza, convivenza e solidarietà tra i popoli»,

Di seguito il programma comunicato dall'organizzazione

PROGRAMMA di quest'OTTAVA edizione:

• Ore 12.00 - Ritrovo accanto alla targa che ricorda quel nefasto evento.

Da quest'ora e per tutta la durata dell'evento sarà possibile mettere un fiore accanto alla targa e firmare per sostenere la formalizzazione della Rete di coordinamento di "Trieste antirazzista e antifascista".

Seguiranno testimonianze, letture, poesie e canzoni per la pace anche sulle tracce dello storico giornale Edinost, ora rifondato. • Ore 18:00 – momento di riflessione sulle leggi razziali antiebraiche annunciate a Trieste da Benito Mussolini il 18 settembre 1938 in piazza Unità : • Minuto di silenzio, suono della tromba fuori ordinanza • Proiezione discorso di Benito Mussolini del 1938 • Accensione candele in memoria di tutte le vittime • Festa popolare e musiche etniche in piazza

«Chiederemo - concludono i rappresentanti del Comitato Danilo Dolci -  inoltre la collocazione in zona di una targa plurilingue che ricordi oltre alle persecuzioni antiebraiche anche quelle razziali, etniche, religiose, politiche, dei disabili psico-fisici e di persone con diverso orientamento sessuale, ed altri».