Crocifisso nelle scuole dell'infanzia, UAAR: «Posizioni inaccettabili e retrograde»

Il referente di Trieste dell'UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Daniel Saiani Campostrini dichiara: "Rimango particolarmente perplesso dall'approvazione da parte dell'attuale giunta comunale del nuovo regolamento delle scuole dell’infanzia in cui si prevede l'obbligo dell'esposizione del crocifisso. La Giunta ha deciso di prendere una posizione marcatamente politica, obbligando le scuole dell'infanzia a perdere quel carattere di laicità, inclusione e pluralismo culturale intrinsiche nell'insegnamento. Detto regolarmento è un colabrodo di razzismo e integralismo. Le dichiarazioni a margine dell'assessore Rossi sono imbarazzanti, considerata soprattutto la sua delega alla cultura". Anche il Garante Regionale dei diritti della persona Walter Citti ha espresso con un suo parere particolari perplessità verso l'approvazione di questo regolamento, scrivendo che, tra le altre cose, "potrebbe essere messa in discussione la compatibilità di detta esposizione con i principi fondamentali della libertà religiosa del sistema europeo dei diritti umani, travalicando in una pratica di indottrinamento vietata dalla Carta  europea dei diritti dell’Uomo, anche tenendo conto di quel margine di apprezzamento e di  discrezionalità lasciato agli Stati europei su questioni eticamente sensibili."

Poco prima della riapertura dell'anno scolastico l'UAAR ha lanciato la campagna "La fede non è uguale per tutti" che cerca di sensibilizzare su questo tema. “Quella per avere luoghi istituzionali liberi da simboli religiosi è una battaglia che portiamo avanti da anni. E di cui purtroppo le cronache ci confermano quotidianamente il bisogno” spiega Saiani Campostrini. “Con la nostra campagna — conclude Saiani Campostrini — vogliamo ricordare a tutte e tutti che le pareti delle aule scolastiche sono dedicate all’istruzione e all’apprendimento, senza condizionamenti (tanto più nella scuola pubblica). E che mentre le voglie identitarie di politici integralisti tolgono spazio alla didattica, noi stiamo dalla parte dei bambini e della scuola!”