Crese Cup 2019, i retroscena sull'organizzazione della 18a Edizione

Sport e divertimento da sempre sono il biglietto da visita di una manifestazione unica del suo genere quale la Crese Cup. Una manifestazione capace di coinvolgere un numero incredibile di atleti (la media delle ultime edizioni è superiore ai 3000 sportivi). Numeri impressionanti, senza troppi giri di parole, che esigono un’organizzazione scrupolosa sotto ogni punto di vista. Dai di campi di gioco (calcio, pallacanestro,  volley e rugby) al ring utile allo svolgimento del Crese Boxe, passando per le attrezzate aree fitness (crossfit, calisthenis) arrivando alla tensostruttura 10 metri x 10 funzionale sia per il Crese Camp che per le animazioni serali del Village (proiezione di eventi sportivi su 3 mega schermi), tutto ma proprio tutto viene allestito dal Crese Staff sotto la sapiente guida di Andrea Maiani, nello specifico responsabile della logistica e dell’allestimento delle strutture atte allo svolgimento della Crese Cup. «Di base il lavoro di allestimento parte due settimane prima l’inizio ufficiale della kermesse, con una prima importante full immersion – afferma lo stesso Maiani - che rappresenta il primo snodo decisivo per il consolidamento dell’opera. Le stesse operazioni vengono ultimate nel week end successivo (quello di vigilia per intendersi), mentre le giornate feriali di avvicinamento risultano utili per oliare gli ingranaggi, rifinire i lavori di allestimento e mettere in sicurezza la struttura. Di base per il lavoro di allestimento completo occorrono all’incirca 250 ore di lavoro. Sta di fatto che ultimato l’allestimento alla Crese non ci ferma mai, visto che poi subentrano gli incarichi di manutenzione, pulizia e controllo. Una cosa è certa solo le premiazioni sanciscono il the end operativo della Crese… ». Allestire il Crese Village rappresenta una sfida che spesso si è rivelata impegnativa sotto il profilo logistico. Il tutto considerando che il palinsesto sportivo della Crese Cup ha subito una costante espansione nelle ultime edizioni. «La sfida più importante di questi ultimi anni è stata sicuramente il riuscire a trovare un equilibrio vincente nella suddivisione degli spazi in tema di allestimento campi – incalza Andrea Maiani -. Ogni anno la Crese ha sempre aggiunto discipline al proprio palinsesto, e per noi dello staff questo ha rappresentato una sfida cruciale, che con ingegno, virtuosismo e un pizzico di buona sorte, siamo riusciti sempre a domare. Tutti alla Crese hanno potuto divertirsi e allo stesso tempo rendere al meglio, in una struttura estremamente funzionale e su misura per ogni sportivo in gara». Riguardo alla prossima edizione la novità più grande è rappresentata dal ritorno della palla a spicchi alla Crese: «L’anno passato abbiamo trovato enormi difficoltà nell’allestimento del crese-campo di pallacanestro, complice il nuovo manto erboso installato presso la struttura di via Felluga. Il campo risultava infatti instabile. Durante l’inverno lo staff ha lavorato per ricercare la miglior soluzione possibile per questo tipo di problematica, andando alla ricerca di un nuovo campo che possa avere in dotazione un fondo maggiormente funzionale e con una tecnologia maggiormente moderna rispetto al precedente . Le ultime recenti prove hanno fornito i segnali positivi sperati, quindi la Crese è pronta a riaccogliere il basket».