Migliorare la qualità della assistenza sanitaria a mamma e neonato, uniformando la qualità delle cure tra diversi Paesi, in modo che ogni donna e bambino riceva – dalla Svezia all’Italia, fino al Tagikistan- cure che siano il più possibile in linea con gli standard internazionali e con la letteratura scientifica.
È l’obiettivo della Consultazione Tecnica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), tenutasi a Trieste, con lo scopo di identificare strategie innovative per migliorare la diffusione delle buone pratiche di assistenza alla salute materna nei paesi membri. In particolare, il meeting ha voluto rispondere alle esigenze della Regione Europea dell’OMS, che comprende 53 paesi (dalla Scandinavia al Tagikistan) con risorse, capacità, contesti e tradizioni molto variegati.
La Consultazione Tecnica, organizzata in partnership con l’Oms dal Centro Collaboratore Oms per la Salute Materno Infantile del Burlo Garofolo, che è attivo dal 1992, è la prima di una serie di incontri che saranno programmati, e mirava a identificare le direzioni di lavoro dei prossimi due-tre anni. L’incontro ha inoltre enfatizzato la necessità di un approccio rispettoso per la dignità della persona, ribadendo la centralità dell’individuo e l’importanza, in particolare nella delicata fase del peri-parto e puerperio, di rispettare i diritti delle donne e dei piccoli pazienti (come il diritto alla privacy, all’informazione, al controllo del dolore, ed al sostegno emotivo).