Consegnata in Municipio una targa a Claudio Rebetz “per l’impegno civile dei rastrellatori”

È stata consegnata oggi, in municipio, dal sindaco Dipiazza e dal vicesindaco Polidori, una targa a Claudio Rebetz “per l’impegno civile dei rastrellatori”. Un riconoscimento per queste persone che con il loro lavoro hanno bonificato parte della città, fortemente voluto dalla consigliera della Lega Monica Canciani che ha ringraziato il sindaco e il vicesindaco. Dipiazza e Polidori hanno voluto sottolineare l’importanza del servizio svolto da questi uomini che, a seguito dell’esplosione di un camion che trasportava gli ordigni bellici nei pressi dell’Isert, lasciarono moglie e figli, consegnando una targa ad un commosso Claudio Rebetz, rimasto orfano all’età di 5 anni che, per l’occasione, portava al braccio la fascia storica dei rastrellatori. Il corpo dei rastrellatori, istituito ufficialmente il 1 luglio 1945 dal Governo Militare Alleato, diede un enorme contributo alla città, rendendo inoffensive tonnellate di esplosivo lasciate in precedenza dalle truppe tedesche che mettevano a repentaglio i movimenti delle unità militari e dei civili. “Un piccolo riconoscimento dovuto – ha precisato la consigliera Monica Canciani – anche per far conoscere alla città il contributo di questi eroi. Una storia che mi ha profondamente colpita – ha concluso Canciani - sia per la tenacia del signor Rebetz che negl’anni ha raccolto tantissimo materiale storico, sia per il fatto che mio padre è rimasto lui stesso vittima di questi maledetti ordigni che gli causarono la perdita di un occhio e di alcune dita della mano.”