Concerti del Conservatorio, mercoledì recital pianistico di Alberto Olivo nel segno di Debussy

Prosegue nel segno dei preludi di Debussy il cartellone autunnale dei concerti del Conservatorio G. Tartini di Trieste. Mercoledì 6 novembre, alle 20.30 nella Sala Tartini (via Ghega 12), il recital pianistico di Alberto Olivo. Come di consueto l’ingresso ai concerti è liberamente aperto al pubblico su prenotazione, info +39 040 6724911 www.conts.it.

Come in altre opere di Debussy, in questi Preludi l’ispirazione naturalistica è molto evidente, quasi al limite dell’onomatopea. L’autore tentò di sfuggire alla qualifica di ‘musicista a programma’ apponendo i titoli alla fine di ogni pezzo, anziché all'inizio, per non influenzare in alcun modo l’interpretazione attraverso suggestioni extra-musicali.

Alberto Olivo alternerà alcuni preludi tratti dal Primo libro, alla Fantasia quasi Sonata di Franz Liszt. “Passi sulla neve” è una pittura d’ambiente di un paesaggio triste e ghiacciato; “La cattedrale sommersa” è ispirata alla leggenda della città d’Ys, inghiottita dal mare per le colpe dei suoi abitanti, la cui cattedrale riemerge all’alba per poi sprofondare nuovamente nelle onde; “La serenata interrotta” è un pezzo spagnoleggiante in cui si ritrova la chitarra con tutti i suoi e etti timbrici, dove qualche incidente, che si può spiegare ad esempio come la rottura di una corda della chitarra stessa, frena continuamente la melodia; “La fanciulla dai capelli di lino” è ispirato ad una poesia di Lecomte de Lisle, dove viene descritta una lontana visione.

La “Fantasia quasi Sonata” prende ispirazione dalla Divina Commedia, molto amata da Liszt. Si tratta di una composizione ampia che assume per certi versi il respiro di una vera e propria Sonata. Il pezzo è caratterizzato da e etti timbrici senza precedenti e da passi estremamente virtuosistici.

Si passerà poi a La Valse di Maurice Ravel, che lo stesso autore definì un ballo imperiale e al “Regard de l’Esprit de joie” di Olivier Messiaen, uno scontro tra il jazz occidentale e i ritmi della danza indù.

Alberto Olivo, di Fiumicello (UD), è nato nel 1998. Ha avviato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con Alessio De Franzoni. Nel 2010 ha iniziato gli studi presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste sotto la guida di Massimo Gon e nel 2016 si è diplomato con il massimo dei voti presso il Liceo Musicale G. Carducci di Trieste. Ha inoltre studiato presso il Real Conservatorio Superior de Mùsica de Madrid con Ignacio Marin Bocanegra. Ha partecipato a numerosi concorsi, ottenendo nel 2007, all’11° Concorso Internazionale per Giovani Strumentisti di Povoletto, il Premio Speciale Presidenza del Consiglio Regione F.V.G. per la sicurezza e l’interpretazione dei brani del ’900. Ha inoltre vinto il Primo Premio al 3° International Music Competition di Trieste (2007), al 1° Concorso Nazionale per Giovani Musicisti Città di Palmanova (2013) e al 28° Concorso Pianistico Città di Albenga (2015). Si è inoltre aggiudicato il Premio Pianistico “Filippo Trevisan” al 4° Concorso Musicale Città di Palmanova (2016). Ha partecipato a numerose masterclass e corsi con S. Gadjev, A. Gadjev, P. Entremont, L. Dedova, M. Prause, R. Kinka, D. Andonova etc. Si è esibito in concerto sia in Italia che all’estero (Austria, Croazia, Slovenia, Serbia, Macedonia, Spagna).