Alla Sala “Veruda” di Palazzo Costanzi apre la mostra collettiva “Comunica: dai Graffiti agli Emoji"

Si apre al pubblico, domenica 13 gennaio, alla Sala comunale “Umberto Veruda” di Palazzo Costanzi, in piazza Piccola 2, dietro il Municipio di piazza dell'Unità, dove resterà visitabile fino a domenica 10 febbraio, la mostra collettiva internazionale “Comunica: dai Graffiti agli Emoji", allestita dall’Associazione culturale “6idea”, in collaborazione con il Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura e con il Garante regionale dei Diritti della persona.

Tema centrale della mostra è la “comunicazione” in tutte le sue forme e la sua evoluzione, con particolare riferimento ai cambiamenti avvenuti nel ‘900, con l’invenzione delle tecnologie dell’informazione e  comunicazione (telegrafo,  telefono, internet ecc.).

La comunicazione fin dalla preistoria ha condizionato la vita umana. Ma mai come in questa epoca – spiegano gli organizzatori - gli uomini sono stati immersi nelle immagini e nelle notizie che, grazie alle piattaforme multimediali, circolano alimentate da ciascuno di noi. Le idee, le opinioni, le immagini, rimbalzano come palline impazzite su Facebook, su WhatsApp, in un tweet, su Instagram. Comunicare cosa mangiamo, dove andiamo, cosa vediamo, cosa pensiamo, cosa sappiamo, è diventato quasi più importante del gustare il cibo che mangiamo, del viaggio che stiamo facendo, del guardare un paesaggio, del nostro riflettere e del nostro pensare. Tutti vogliamo diventare protagonisti nel villaggio globale dei media in cui comunicare è indispensabile per esistere.

Si è creato con le nuove tecnologie dell’informazione un mondo virtuale - il mondo della Rete - , parallelo e interagente con quello reale, in cui i contenuti, le forme di espressione e le forme di relazione sono cambiati radicalmente. Ma in realtà cosa ci comunichiamo nel modo della Rete? E questo comunicare frenetico come ha inciso nella capacità espressive e creative dell’uomo?  Una faccina sorridente è equivalente e impegnativa come dire “Sono felice perché ti ho incontrato”, “ Sono felice perché è una bella giornata”? …

Molti sono i temi su cui discutere specialmente se si guarda al mondo dei giovani sempre più virtuale e meno reale.

“Comunica: dai Graffiti agli Emoji” vuole dare corpo espressivo a questi e ad altri interrogativi, affrontando il tema con un duplice approccio, artistico e antropologico.

Partecipa alla collettiva un gruppo di 26 artisti italiani e stranieri, di diverse età ed estrazioni, che usando i più diversi linguaggi espressivi (pannelli, installazioni, filmati, fotografia) hanno fatto proprie le suggestioni del tema, interpretandolo con sensibilità e fantasia: Gabriello Anselmi, Francesco Azzini, Helmut Blazej, Luciana Costa, Bruna Daus, Elisabetta De Minicis, Fulvia Dionis, Katia Gori, Laila Grison, Danilo Jereb, Estella Levi, Loretta Marsilli, Vivijana Kljun, Monica Kirchmayr, Antonella Oliana, Antonella Ongaro, Ester Pacor, Rosanna Palombit, Daniele Pieve, Rupert Reberning, Nande Rupnik, Giorgio Schumann, Kiki Skipi (Chiara Pulselli), Marinella Terbon, Rossella Titz, Paola Urso.

L’esposizione “Comunica: dai Graffiti agli Emoji", come le altre precedenti allestite dall’Associazione “6idea”, viene proposta principalmente come uno spazio in cui i lavori artistici sono un’occasione per riflettere, discutere, interagire.

Inoltre, con il Garante regionale dei Diritti della persona, sono stati organizzati per il periodo della mostra alcuni incontri e visite a “Comunica: dai Graffiti agli Emoji" con gli studenti delle scuole primarie e secondarie e alcuni laboratori ed eventi.

In particolare verranno svolte: giovedì 17 gennaio, alle ore 17.30, nella stessa Sala “Veruda”, una presentazione, a cura del giornalista Paolo Pichierri, del libro “Dal graffito all’emoticon: comunicare”, scritto da Giuliana Stecchina proprio in occasione della mostra; quindi, giovedì 24 gennaio, alle ore 16, alla Sala multimediale “Tiziano Tessitori” del Consiglio Regionale (in piazza Oberdan 5), una tavola rotonda dal titolo “I nuovi linguaggi: un’opportunità per il futuro?”, promossa dalla stessa Garante regionale dei Diritti della persona. Saranno trattate le varie forme di comunicazione di oggi: Rete, musica rap, street art, tattoo.

In sede di presentazione dell'iniziativa l'Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi, esordendo con un biblico “In principio era il Verbo”, ha poi osservato come lo sviluppo delle via via sempre più numerose e sofisticate forme di comunicazione costituisca un fatto veramente stupefacente col quale non si può evitare di misurarsi, sottolineando tuttavia come, specialmente riguardo ai nuovi e più recenti strumenti, sia doverosa anche una specifica attenzione affinchè il loro utilizzo sia corretto e non assuma degli aspetti distorti e pericolosi.

Ancora Rossi, con riferimento alla particolarità di questa mostra, ha colto l'occasione per sottolineare come la linea di questa Amministrazione nel campo culturale sia quella di promuovere la massima varietà e libertà delle diverse espressioni artistiche e ideali.

La presidente dell’Associazione “6idea”, Paola Urso, ha pure lei evidenziato la grande complessità ed estrema varietà del fenomeno “comunicazione” e dei suoi significativi mutamenti nel corso dei secoli e dei millenni, dal messaggio manuale, magari spedito con un piccione viaggiatore, alla posta elettronica, dai tatuaggi alle prime macchine da scrivere (per la cronaca, una bella Olivetti “Lettera 22” è presente in mostra come oggetto artistico), dalle pitture rupestri alle faccine dell'emoticon.

Spiegando poi come la mostra non voglia limitarsi alla sola esposizione di lavori artistici pur singolari e interessanti, ma intenda proprio favorire una riflessione più ampia e più alta su questi temi così delicati e importanti per il futuro di noi tutti.

Infine, anche la curatrice dell'esposizione Elisabetta De Minicis, ha sottolineato che “anche se oggi siamo, in ogni momento e ovunque, sempre – e sempre più ! - di corsa, è tuttavia opportuno fermarsi di tanto in tanto un attimo a riflettere, perchè alla fine siamo ancora, nonostante tutto, umani! E questa mostra serve anche per questo. E' pensata per questo !”

Un messaggio di adesione all'iniziativa e ai suoi propositi è stato inoltre inviato dalla Garante regionale dei Diritti della persona, Fabia Mellina Bares, che ha salutato nella mostra “Comunica: dai Graffiti agli Emoji" “un'importante occasione di incontro e confronto rispetto a un tema, quello dell'utilizzo sempre più imperante dei nuovi straordinari mezzi di comunicazione che, però, sta provocando una rapida modificazione non solo della forma ma anche della sostanza e del  significato stesso della comunicazione, con il rischio di insospettabili pericoli e insidie ben nascoste. Per cui – ha concluso la Mellina Bares - la riflessione su questo epocale cambiamento e sulle sue conseguenze e ricadute è doverosa e ben vengano le occasioni per confrontarsi su questi temi!”

La mostra “Comunica: dai Graffiti agli Emoji" sarà visitabile, come detto, fino al 10 febbraio, tutti i giorni con orario 10-13 e 17-20.

Inoltre – hanno segnalato gli organizzatori – una mostra correlata, di tema analogo, su “Dalla lettera alla e-mail”, sarà inaugurata mercoledì 23 gennaio, alle ore 11, al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, al Palazzo delle Poste, in piazza Vittorio Veneto.