Il Comune di Trieste premi Andrea Binetti

Ho notato con piacere che ultimamente e con una certa frequenza il nostro Comune ha incominciato a consegnare un certo numero di onorificenze di vario tipo a cittadini che si sono sia distinti per atti di coraggio che anche sportivi facendo indirettamente portare la nostra meravigliosa città alla ribalta dei media sia nazionali che internazionali. Questa azione è da elogiare sicuramente anche perchè fa da contro altare ad altre situazioni che si sono create ultimamente e che non le davano sicuramente il lustro che si merita. Ora capisco che quello che andrò a dire sarà sicuramente una richiesta un po' di parte, ma non sarebbe giusto a questo punto dare anche un riconoscimento ad una persona che da anni si prodiga per riportare a Trieste uno spettacolo che in passato l'aveva portata ad esserne l'indiscussa “Regina” a livello internazionale? Sì sto parlando dell'Operetta e in special modo sto parlando del tenore triestino Andrea Binetti. Che molti siano a conoscenza del rapporto d'amicizia che ho per il professionista non lo nascondo sicuramente anzi, ma ritengo che da un paio d'anni a questa parte Binetti non solo ha saputo, rinsaldando rapporti con artisti autoctoni riproporre in più occasioni questo meraviglioso mondo, ma tramite il Teatro Verdi di Trieste ha portato questa volta, utilizzando delle Opere particolarmente allegre, proporre questi spettacoli sia ad un pubblico quello delle scuole che a quello delle tante persone che non si sarebbero mai avvicinate perchè consideravano l' Opera e l' Operetta argomenti obsoleti o troppo impegnativi e lunghi da seguire. A questo punto Binetti è riuscito a correggere, secondo me, l'errore fatto in passato di porre a ragazzi che non erano mai stati in teatro, un abbonamento di un carnet di opere che difficilmente sarebbero state apprezzate da un pubblico che ne era probabilmente a completo digiuno, utilizzando appunto spettacoli più brevi, scherzosi, coinvolgenti e con un costo molto accessibile a tutti. Io è da ragazzo che seguo l'Operetta e assieme a queste Opere comiche messe in scena da Andrea sono sicuramente convinto che anche le nuove generazioni ne verranno attratte e se di cento ragazzi che le vedranno, anche solo dieci in un futuro sapranno apprezzarle, l'intento sarà stato raggiunto. Sindaco faccia un pensiero a quanto da me scritto e invito anche i miei concittadini a dare una loro sincera opinione in merito. PAOLO FABRICCI