Chromopolis, allo Stadio Rocco le nuove opere di street art: el "Paron" e Stefano Furlan grandi protagonisti

Inaugurata oggi, 9 dicembre, allo Stadio Rocco di Trieste, l’”operazione Chromopolis allo Stadio”, nuova fase di “Chromopolis - La città del futuro”, progetto di street art e d'arte urbana giovanile, curato dal Comune di Trieste – PAG-Progetto Area Giovani in collaborazione con l'Associazione “Macross”, che, dopo il successo del recente intervento allo stabilimento balneare comunale “Alla Lanterna”, si è “trasferito” in zona Stadio, andando a coinvolgere un altro “luogo simbolico” dell’identità cittadina, lo stadio Rocco appunto e il limitrofo e storico “Grezar”, sempre nel “polo” sportivo di Valmaura.

I “frutti” di questo lavoro e gli intendimenti attuali e futuri del progetto sono stati illustrati dall’Assessore comunale alla Cultura, Sport e Giovani Giorgio Rossi e dal direttore artistico di “Chromopolis” Mattia Campo dall'Orto dell'Associazione “Macross”, assieme all'Amministratore Unico dell’U.S. Triestina Calcio Mauro Milanese, ai due figli di Nereo Rocco Bruno e Tito e al caposervizio Sport del quotidiano “Il Piccolo” Roberto Degrassi, alla presenza di diversi ospiti del mondo dell’arte e dello sport tra i quali la presidente degli “Azzurri d'Italia” di Trieste Marcella Skabar.

E se proprio al mitico “Paron” Rocco è stata dedicata la principale tra le opere realizzate in quest'ultimo periodo - conclusa peraltro già il 18 novembre scorso ed eseguita dallo street artist olandese Jarno Gnirrep, in arte IvesOne (dell'associazione ASA - Amsterdam Street Art), coadiuvato da Campo dall'Orto - offrendo a tutti gli sportivi una bella e grande riproduzione del celebre volto dell'allenatore, collocata all’ingresso principale dello Stadio sotto la tribuna “vip”, sono stati altresì oggi inaugurati anche gli altri lavori, rientranti in una sorta di “terza fase” di “Chromopolis”: quelli già completati come il volto di Stefano Furlan, il giovane tifoso triestino morto 33 anni fa a seguito degli scontri tra tifoserie e Polizia -  murales con tecnica a spray in via Valmaura, eseguito da Caktus&Maria, due artisti pugliesi dell'associazione Kaleidos particolarmente sensibili alle tematiche sociali -, o quelli in parte ancor oggi in via di ultima definizione, come un ritratto di James Joyce, con altri spunti letterari associati alla Bora, “apparsi” sul muro del “Grezar” in via Flavia, in un omaggio che il collettivo greco Urban Act e gli street artists Taxis e Pupet hanno dedicato alla città, proponendo un'immagine ironica e divertente di Trieste.

Tutti lavori che – altra caratteristica peculiare del progetto – hanno visto l'intervento “associato” dei giovani street artists triestini facenti capo al PAG, con il coinvolgimento anche delle scuole del territorio, nonché la diretta collaborazione degli allievi di Edilmaster Scuola Edile  (per la preparazione delle superfici oggetto degli interventi artistici); ragazzi ai quali la Triestina Calcio ha offerto per l'occasione i biglietti omaggio per assistere alla partita con il FeralpiSalò tenutasi (vittoriosamente!) subito dopo allo Stadio Rocco.

Nel corso della presentazione, l'Assessore Rossi ha sottolineato come l'insieme di questi interventi, al “Rocco” e nella “zona sportiva” limitrofa, abbiano anche lo scopo di rendere più gradevole e significativa l'intera area, particolarmente in vista dei prossimi Campionati Europei Under 21 del 2019. “E ciò nella certezza – ha detto – che l'arte può restituire bellezza e maggior significato ai luoghi, attraverso originali, sapienti e condivisi interventi. E questo è un messaggio che noi intendiamo diffondere e valorizzare”.

Lo stesso Assessore Rossi, con il convinto assenso di Mauro Milanese, ha inoltre annunciato, come “chicca” finale, l'intendimento di proseguire su questa linea intervenendo - in tempi necessariamente ancor più ristretti – con l'adornare i diversi principali spazi dello Stadio “Rocco” con i volti, mai dimenticati, dei “grandi” della storia della Triestina: giocatori, allenatori e presidenti, scomparsi o ancora viventi, e in ogni caso sempre beneamati e presenti nel cuore degli sportivi. Un'opera da eseguire, almeno nella sua gran parte, esattamente entro un anno, ovvero entro il centenario della costituzione dell'Unione, nel dicembre 2018. Anche per significare, attraverso quei volti, il vivo desiderio e la speranza che la Triestina possa nuovamente assurgere alle vette di quel più alto e prestigioso passato.