Che aspetto aveva l'ultima contessa di Prata di Pordenone? Grazie alla Bioarcheologia oggi si può

Ricostruire la vita attraverso i resti mortali è una delle avventure più affascinanti della Bioarcheologia ed in questo caso la ricostruzione sarà tentata a tutto campo: ricostruire il volto e le fattezze fisiche della Contessa Sofia, i cui resti sono stati rinvenuti nel monastero croato di Moslavačka Gorama e indagare sulle sue abitudini alimentari, sulle eventuali malattie che la affliggevano, sulla sua attività fisica e sul legame genetico con i suoi antenati.

Il 22 novembre i resti saranno sottoposti, a Trieste, ad una serie di indagini che porteranno alla ricostruzione dei tratti facciali, allo studio di eventuali malattie che avessero lasciato tracce nello scheletro e allo studio delle superfici masticatorie dei denti per cercare di capire le categorie di alimenti che venivano serviti alla sua tavola. Dati che, messi assieme alle varie analisi chimiche, isotopiche e genetiche, permetteranno di inquadrare la contessa “fisicamente” nel suo tempo.

Immagine di repertorio