Chamber Music, lunedì concerto al Teatro Verdi del Trio Debussy

 Piergiorgio Rosso violino, Francesca Gosio violoncello, Antonio Valentino  pianoforte: in arte, con “passione e coerenza” – proprio come titola la Stagione 2019 di Chamber Music Trieste – sono il Trio Debussy, formatosi nel 1989 in seno al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, certamente il più longevo Trio italiano e uno dei rari Trii a “tempo pieno” nel panorama della musica da camera internazionale.

Non solo: il Trio Debussy è stato il primo Ensemble vincitore assoluto del Concorso internazionale Premio Trio di Trieste, correva l’anno 1997 ed era la seconda edizione della manifestazione che nel 1996 non aveva assegnato il primo premio.

Sarà quindi emozionante ritrovare il Trio Debussy a Trieste nella serata di lunedì primo aprile, alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste - Sala Ridotto. E’ il quarto appuntamento del Festival Cameristico 2019 promosso da Chamber Music Trieste e diretto da Fedra Florit, di scena fino al 9 settembre 2019 con nove concerti dei più interessanti vincitori del Premio Trio di Trieste, che si appresta a festeggiare la sua 20^ edizione in programma dal 7 al 9 settembre. 

Pagine musicali di Franz Joseph Haydn (Trio in do maggiore Hob.XV:27 op.86 n.1), Frank Martin (Trio su melodie popolari irlandesi) e Franz Schubert (Trio n.2 in mi bemolle maggiore op.100 D.929) scandiranno una serata che si preannuncia nel segno del piacere della musica e delle composizioni per Trio: quella di Haydn che perfettamente aderisce a quel puro pgusto di far musica che era l'esigenza prima dei "Liebhaber"; nel Trio in do maggiore le godibili linee melodiche del violino e violoncello arricchiscono una scrittura pianistica che si distingue per brillantezza ed esuberanza.

Ci si accosta poi alla vivacità della musica popolare irlandese, delle cui danze e canzoni si nutre il Trio di Frank Martin, brano del 1925 che contiene «molti elementi gioiosi e qualche raro momento melanconico», come scriveva lo stesso compositore svizzero.

L’epilogo, con Schumann, inquadra una malinconia nostalgica ma sempre intrisa di passione e carattere.

Il concerto è promosso in collaborazione con Banca Mediolanum, biglietti presso TicketPoint Trieste, tel. 040 3498276. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it

Il repertorio del Trio Debussy include più di 170 opere da Mozart ai giorni nostri, 30 delle quali sono state scritte appositamente per il Trio ed eseguite in prima assoluta. È risultato vincitore del Concorso Internazionale per complessi da camera “Premio Trio di Trieste” (1997) ed è gruppo ‘in residence’ dell’Unione Musicale di Torino e Borsista De Sono. 

La carriera concertistica li ha visti ospiti presso importanti società concertistiche: Unione Musicale di Torino, Società dei Concerti di Trieste, Amici della Musica di Firenze, Accademia Chigiana di Siena, Amici della Musica di Palermo, Amici della Musica di Perugia, IUC di Roma, GOG di Genova, Bologna Festival, Amici della Musica di Verona, Amici della Musica di Vicenza, Società Filarmonica di Trento, Camerata Musicale Barese, Festival “Danubio” di Monfalcone, Stagione “Lipizer”di Gorizia, Società Filarmonica di Rovereto, “Laudamo” di Messina, “Etnea” di Catania, Associazione Scarlatti di Napoli, Sociedad Filarmónica di Valencia.

Nel 1993 ha debuttato alla Großer Saal del Musikverein di Vienna con il Triplo Concerto di Beethoven; nel settembre 1999 ha tenuto due concerti al Teatro Coliseo di Buenos Aires e da quattro anni è ospite di MITO SettembreMusica.

Nel 1994 è scelto dall’Unione Musicale di Torino come complesso in residenza, un progetto di durata triennale che ha permesso di approfondire e ampliare ulteriormente il repertorio; Dal 2010 il Trio Debussy collabora con l’Unione Musicale alla realizzazione del progetto Atelier Giovani, nel corso del quale ha eseguito, affiancato da giovani musicisti, l’integrale da camera delle musiche cameristiche di Brahms e Mozart.

Da sempre attento e curioso verso nuovi progetti, ha creato nel 2005 il Festival “Tra Futuro & Passato” nel quale il pubblico ha potuto ascoltare nuove opere contemporanee e repertori classici sapientemente accostati.