Cgil Trieste: «Unità di intenti attorno ai valori fondanti dell’antifascismo e dell’antirazzismo»

«Contro i rigurgiti neofascisti serve un atteggiamento più fermo. No al corteo dell’estrema destra il 3 novembre. Sì alla mobilitazione in vista dell’80° anniversario della proclamazione delle leggi razziali, segno positivo di una «pluralità di anticorpi contro i rigurgiti neofascisti», ma no ai particolarismi, agli individualismi e alle strumentalizzazioni di parte»..

Questa la posizione espressa dalla Cgil a pochi giorni dal 18 settembre, con il segretario provinciale Michele Piga che invoca «unità di intenti attorno ai valori fondanti dell’antifascismo, dell’antirazzismo, della non violenza e della pace».

Il segretario sollecita una «ricomposizione del quadro delle realtà antifasciste, oggi positivamente articolato», e nel farlo rivendica la necessità di un atteggiamento più fermo e meno tiepido da parte delle istituzioni. Da qui il «fermo no della Cgil all’ipotesi di un corteo neofascista per le strade della città il 3 novembre prossimo, lo stesso giorno della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella». Giudicando «irricevibile la proposta e inaccettabile il fatto stesso che una simile possibilità venga paventata», Piga chiede senza mezzi termini alle istituzioni cittadine di «proibire lo svolgersi di cortei fascisti».

«Essere in democrazia – prosegue Piga – non significa che vale tutto, le sfilate neofasciste la mattina e la visita del Presidente della Repubblica nel pomeriggio, come in un palinsesto televisivo dove a orari diversi vanno in scena documentari per famiglie e film horror. Qui la scelta non si fa col telecomando, e spetta al sindaco in primis di salvaguardare senza indugi la città e il prestigio delle istituzioni evitando simili contraddizioni e promuovendo, con un messaggio rivolto a tutta la cittadinanza, una forte unità d’intenti sui valori dell’antifascismo. Riteniamo sia un dovere per questa amministrazione, perché la salvaguardia della democrazia fondata sulla costituzione non ha colore politico».