Certificati da parte dei servizi demografici del Comune, procedure più snelle e veloci

Incentivare e sempre maggiormente promuovere l'utilizzo di canali alternativi al tradizionale sportello fisico (ancora troppo spesso luogo di file e prolungate attese), puntando a definire, quanto più possibile, l'intera procedura di richiesta e rilascio di atti e certificati esclusivamente in via telematica, in un'ottica di massima semplificazione e velocizzazione della prassi burocratica, a primario beneficio di cittadini e categorie ma anche degli stessi Uffici comunali, questo l'obiettivo dichiarato della Delibera approvata lunedì dalla Giunta Municipale, relatore l’Assessore ai Servizi Demografici Michele Lobianco, avente quale oggetto la “Innovazione dei canali di rilascio di atti e certificati da parte dei Servizi Demografici - soppressione diritti di segreteria e rideterminazione dei diritti di ricerca”. Un provvedimento che è stato illustrato oggi in Municipio dallo stesso Assessore Lobianco - affiancato dalla responsabile dell'Ufficio Elettorale, Decentramento e Coordinamento Servizi Demografici Mariella Maricchiolo e da Marco Sicco a sua volta responsabile dell'Ufficio Anagrafe, Stato Civile e Statistica – e che, come subito peraltro esplicitato già nel suo “oggetto”, pone necessariamente quale primo passo indispensabile quello di andare ad abolire del tutto i cosiddetti “diritti di segreteria” (come già d'altronde avviene per il rilascio dei certificati on line  tramite il sito del Comune per chi è dotato di SPID - Identità digitale o della Carta regionale dei Servizi attiva). “Affinchè questa importante novità, forse non eclatante ma di fatto significativa per molti cittadini in termini di risparmio di tempo e di denaro, possa effettivamente venir attivata è infatti fondamentale – ha osservato Lobianco - sopprimere quei “diritti di segreteria” il cui pagamento  verrebbe a costituire un intralcio di fatto all'espletamento di una procedura resa in tutto telematica, a maggior ragione essendo tali “diritti” oggi commisurati in cifre davvero ridotte e per di più espresse in centesimi di Euro.” “In tal senso – ha spiegato ancora Lobiancole vigenti leggi consentono ai Comuni che non siano in deficit di “....prevedere la soppressione o riduzione di diritti, tasse o contributi previsti per il rilascio di certificati, documenti e altri atti amministrativi, quando i relativi proventi sono destinati esclusivamente a vantaggio dell'ente locale” (L.15.5.1997, n. 127. art. 2), a maggior ragione dopo che una norma del 2014 ha precisato che “Il provento annuale dei diritti di segreteria è attribuito integralmente al comune o alla provincia” (L. 11.8.2014, n. 114), e pertanto non va neppur parzialmente versato allo Stato o ad altri Enti.” Inoltre – ha spiegato ancora l'Assessore - a decorrere dal 1° gennaio 2018 il conio di monete metalliche di valore pari a un centesimo e a due centesimi di Euro è stato sospeso e “tutti i soggetti pubblici o incaricati di pubblici uffici e servizi sono autorizzati ad acconsentire all'arrotondamento  per eccesso o per difetto al multiplo di cinque centesimi più vicino” (L. 21.6.2017, n. 96). Riassumendo il tutto e stante che gli introiti per “diritti di segreteria” rappresentano solo qualche punto percentuale degli introiti totali dei Servizi Demografici nell'ambito della certificazione e che, in sostanza, l'onere gestionale per l'incasso di tali “diritti” risulta persino maggiore dell'incasso stesso, oltre che appesantire il processo complessivo, laddove i canali telematici comportano certamente un minor impiego di risorse e materiali, si è potuto legittimamente concludere e decidere – ha proseguito Lobiancoper l'abolizione di “diritti” che fino a oggi, e ai sensi di una vecchia legge del 1962, prevedevano il pagamento di un importo di Euro 0,26 per i certificati in carta semplice e di Euro 0,52  per i certificati in bollo. Contestualmente si provvederà a più consoni arrotondamenti per i documenti che ancora richiedono un necessario pagamento (le residue carte di identità cartacee, ancora vigenti in taluni casi specifici, e i certificati storici redatti a mano con ricerca d'archivio, vedi tabellina allegata), mentre restano inalterati gli importi previsti per il rilascio della Carta di identità elettronica (Euro 22,00 o Euro 27,00 in caso di rilascio per smarrimento di documento non scaduto). “Ciò che è davvero significativo rispetto a questi “aggiustamenti”, che entreranno in vigore con il 1° settembre e che in apparenza sembrano minimi ma in realtà porteranno a dei significativi miglioramenti, soprattutto in termini di snellimento e velocizzazione delle pratiche, è il fatto che già oggi, la possibilità pur limitata al solo invio della domanda in via telematica (restando ancora necessario presentarsi allo sportello per il ritiro) e per ora riservata alle sole categorie economiche e professionali della città (commercialisti, notai, amministratori di stabili,  pompe funebri, immobiliaristi, CAF ecc.) ha già fatto registrare, a poco più di un anno dalla sua introduzione, l'elaborazione e la consegna di ben 11 mila certificati che, almeno nella direzione della “richiesta”, hanno viaggiato sul nuovo “canale” dedicato, già così accelerando di molto i tempi. Successivamente – ha ricordato Lobianco – questo sistema – sempre per ora nella sola direzione di “andata” - è stato esteso anche a tutti i dipendenti del Comune di Trieste, in un'ottica di “welfare aziendale”, e va pure sottolineato come sia in costante aumento il numero di richieste di certificazioni da parte di soggetti esterni che, disponendo dei necessari supporti (SPID o Carta servizi), utilizzano i canali telematici e di posta elettronica certificata.” “Per cui si può facilmente immaginare quale potrà essere l'impatto di queste innovazioni non appena, grazie anche all'eliminazione dei “diritti di segreteria”, il “sistema” sarà completato e messo in grado di funzionare in entrambe le direzioni, così che l'interessato potrà non solo richiedere un certificato sul canale dedicato ma anche riceverlo in tempo reale, “confezionato” come un PDF, “abbattendo” quindi file e attese.”“Saranno così notevolmente ottimizzate le risorse disponibili, anche del personale comunale,  razionalizzati i processi, ridotti gli accessi agli sportelli fisici, snellendo l'intero “sistema”. Ciò non vuol dire però – ha concluso l'Assessore Lobianco – che questo significativo passo in avanti nel senso della sburocratizzazione significherà la fine degli “sportelli fisici” e dei Centri Civici, che dovranno proseguire nel loro lavoro per la fascia di utenti più “tradizionali” o di documenti quali la carta d'identità, ma anche come necessario 'presidio' del Comune sul territorio. In questo senso intendiamo procedere, come dimostra anche il recentissimo avvio dei lavori per la creazione del nuovo Centro Civico di Valmaura, che, proprio nel senso sopra detto, potrà venir dotato e integrato con nuovi servizi, diventando una sorta di più ampio “palazzetto del cittadino”.

Tipologia di incasso Importo attuale Nuovo importo in vigore dal 1° settembre
Carta di identità cartacea 5,42 5,00
Carta di identità cartacea in caso di smarrimento di documento in corso di validità 10,59 10,00
Certificato in bollo 0,52 esente
Certificato in carta libera 0,26 esente
Certificati storici redatti a mano con ricerca d'archivio “bollati” per ogni singolo nominativo contenuto 5,16 5,00
Certificati storici redatti a mano con ricerca d'archivio in carta semplice per ogni singolo nominativo contenuto 2,58 3,00l
Diritti di segreteria per autentiche in carta libera 0,26 esente
Diritti di segreteria per autentiche in bollo 0,52 esente