Cerimonia Narodni Dom, Dalmati italiani nel Mondo: «Spostata e nascosta nostra corona»

«Dopo la riuscita manifestazione svoltasi venerdì, 12 con l’inizio alle ore 18 nella sala regionale Tessitori con un dibattito sul tema Quattro italiani uccisi e l’incendio del Balkan una fitta delegazione ha portato una Corona d’alloro che è stata depositata sull’ex Hotel Balkan nella navata a sinistra dell’ingresso, in corrispondenza con le stanze del secondo piano, allora utilizzate dai terroristi jugoslavi del Narodni dom e dalle cui finestre sono partite le maggior parte delle bombe e dei proiettili sparati da fucili e pistole sulla inerme folla sottostante il 13 luglio di 99 anni or sono». Lo rileva on. Renzo de'Vidovich, Presidente della Delegazione di Trieste dei Dalmati italiani nel Mondo «La Corona  - ancora - era stata fissata alle inferriate con una catena ed un lucchetto che sono stati durante la notte tranciati e manomessi da ignoti che hanno defisso la Corona e, curiosamente, l’hanno posizionata nella navata a destra dell’ingresso, per consentire la deposizione di due misere Corone, una con i colori della Slovenia e l’altra con i colori dell’Austria a nome di una sconosciuta associazione».  «Come - continua -  avevamo già comunicato, la deposizione è avvenuta il giorno prima del previsto, perché la Questura di Trieste aveva notificato al Presidente de’Vidovich una “prescrizione” di non fare la Cerimonia alla 9 del mattino del giorno 13 per non interferire con le manifestazioni inerenti il Presidente della Repubblica slovena Borut Pahor». «Non contenti - conclude - dello spostamento, assolutamente illegittimo, gli organizzatori hanno provveduto durante tutta la durata delle manifestazioni, di occultare la Corona dei Dalmati con una bandiera arcobaleno, forse temendo che il Presidente sloveno Borut Pahor, che ha preso da tempo le distanze dal Regno di Jugoslavia di Re Pietro e dalla Federativa Socialista Jugoslava di Tito potesse fermarsi brevemente per rendere omaggio ai Caduti italiani per mano jugoslava».