Canottaggio, Head of the River Fours: sesto posto per il 4 di coppia triestino

Onde e vento non fermavano il 4 di coppia di Piero Sfiligoi e Stefano Morganti (Saturnia), assieme a Leone Maria Barbaro (Tirrenia) e Andrea Fois (CUS Pavia), che si piazzavano al 6° posto nella Head of the River Fours, sabato mattina a Londra. Una gara che apriva le long distance sul Tamigi, riservata alle specialità a quattro vogatori (4 di coppia, 4 senza e 4 con), che precedeva quella ancora più famosa in otto.

Condizioni pessime con vento da sud ed onde che soprattutto in alcuni tratti mettevano a dura prova i quasi 500 equipaggi in gara sul tratto celebre per la centenaria sfida tra Oxford e Cambridge. Partenza ad handicap decisa per Sfiligoi, Morganti, Barbaro e Fois, che cercavano da subito di rimanere nel gruppetto dei migliori, con i padroni di casa del Leander Club, il più prestigioso circolo britannico di canottaggio, e l'armo nazionale svizzero a cercare di chiudere da subito la lotta per le medaglie.

Gara intelligente del quadruplo italiano che nonostante la corrente a favore ed il vento contrario, manteneva il contatto con i leader della regata, passando sotto Barnes Bridge affollati di spettatori, come anche tutte le rive, con soli 7” di svantaggio dal Leander “A”. Intanto crescevano il vento ed il moto ondoso che infastidivano la corsa delle imbarcazioni, ed era proprio a metà gara che la rottura dell'archetto di una forcola del numero 2 (Barbaro; n.d.r.), impediva alla barca italiana di essere ancora più performante sull'insidioso percorso del fiume londinese.

Rimanevano molto contenuti i distacchi anche in prossimità dell'Hammersmith Bridge che collega il sobborgo di Hammersmith e Fulham a nord col sobborgo di Richmond upon Thames a sud, mentre si prodigavano gli sforzi di Sfiligoi & C. per incrementare la velocità dell'imbarcazione. Sulla finish line Sfiligoi e Morganti transitavano in 6° posizione assoluta e 6° di categoria in 19'06” a solo 34” dai vincitori, ad una manciata di secondi dal podio, un risultato di indubbio valore per la formazione italiana.