Torna la campagna CEI "Insieme ai sacerdoti": in prima linea Mons. Roberto Rosa, parroco di San Giacomo

Tra i 35mila preti diocesani segnaliamo in Friuli Venezia Giulia Mons. Roberto Rosa, parroco di San Giacomo in un rione popolare della città, chiamato da Papa Francesco nel 2015 a partecipare al Sinodo sulla famiglia.

Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti, promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

E’ tempo di guardare ai sacerdoti non come a persone che possono fare tutto, ma a ministri dei sacramenti e annunciatori del Vangelo che hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità che servono. E che sono affidati ai fedeli per il sostentamento -afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione CEI per il sostegno economico alla Chiesa- Anche Papa Francesco ci ricorda l’importanza di questa vicinanza ai nostri preti. L’Offerta è un contributo speciale, da introdurre stabilmente nella nostra vita cristiana, ripetendolo qualche volta l’anno, perché ci incammina su una nuova strada di comunione con la Chiesa. Basterà anche un piccolo importo, ma donato in tanti, perché raggiunga tutti i preti diocesani in Italia, non soltanto il nostro”.

Al centro dello spot tv c’è un’intera comunità con il suo parroco, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Nel filmato una bambina del catechismo segue il parroco, Don Diego Conforzi della parrocchia di Sant’Ugo di Roma, nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.

Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante scoprire le storie di coloro che dedicano la loro vita al prossimo.

Gli spot, in formato web, verranno promossi anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/insiemeaisacerdoti che racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere, presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari. La campagna, declinata anche sulla stampa cattolica, sarà on air fino al 31 dicembre.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. L’anno scorso 78.289 fedeli hanno effettuato una donazione per il sostentamento dei sacerdoti. Non molte se paragonate al numero dei cattolici italiani, ma Offerte comunque molto preziose in quanto rappresentano uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale, scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei 35mila sacerdoti diocesani. Infatti da 30 anni essi non ricevono più uno stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte. Nel 2017 sono state raccolte 102.820 Offerte, per un totale di 9.609.811,21 euro.

Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella missione con le Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come Mons. Roberto Rosa, Vicario per la pastorale dell’arcidiocesi di Trieste e parroco di San Giacomo, 12.000 abitanti, tra cui molti immigrati, in un rione popolare della città.

Numerose le famiglie in stato di disagio che si rivolgono alla parrocchia in cerca di un supporto; di queste circa 130 sono assistite da Caritas e San Vincenzo.  Per far fronte alle esigenze dei parrocchiani la chiesa, grazie all’impegno di tre sacerdoti, rimane aperta tutto il giorno, con una breve pausa solo dalle 12.30 alle 16.

“Per me parrocchia con le porte aperte significa anzitutto – spiega al Sir Monsignor Rosa – comunità cristiana capace di essere luogo di accoglienza per tutti, della quale ognuno si senta parte e nessuno escluso. Mi sembra sia questo il senso delle parole del Papa, ed è questo che noi cerchiamo di essere”.

Per mons. Rosa, la grande sfida sono le famiglie in difficoltà; più della metà dei genitori che partecipano alla catechesi per la Prima comunione, sono separati e magari conviventi con nuovi compagni. L’impegno maggiore è accoglierli, accompagnarli, educare i loro ragazzi. “La grazia di Dio non abbandona nessuno e sostiene soprattutto chi vive situazioni difficili. Il Papa ci chiama a testimoniare il Vangelo – prosegue il Monsignore – e ad essere buoni samaritani”.

Proprio in virtù della sua attenzione alle tematiche familiari, Mons. Rosa è uno dei due parroci chiamato direttamente da Papa Francesco a partecipare, nell’ottobre 2015, all’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi su “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.

L’invito papale era arrivato inaspettato dopo che il Santo Padre aveva letto uno scritto di don Roberto sul tema dell’Eucaristia ai divorziati-risposati: un testo possibilista rispetto al rinnovamento della prassi attualmente in vigore. Sacerdote non abituato al clamore delle prime pagine, don Roberto ha partecipato con entusiasmo al Sinodo, una straordinaria occasione di incontro diretto con il Santo Padre. Un grande privilegio per il prete triestino, un’esperienza illuminante che si è trasformata in una grande eredità da condividere con la sua Diocesi ed i parrocchiani.

L’iniziativa “Insieme ai Sacerdoti” si avvale del supporto di una rete di 225 incaricati diocesani che, con la collaborazione dei referenti parrocchiali, affiancano i parroci nella sensibilizzazione al tema.

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa l’1,8% del fabbisogno e per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Info: www.insiemeaisacerdoti.itwww.insiemeaisacerdoti.it