Cafe Rossetti, venerdì serata swing con il Daniele D’Agaro Swinging Duo feat. Flavio Davanzo

Venerdì 4 maggio 2018 dalle ore 21.00 al café Rossetti di Largo Gaber 2 a Trieste, scatenata serata a base di Swing con una band di supermusicisti (Daniele D'Agaro, sax e Stefano Franco, piano - special guest, Flavio Davanzo, tromba): il Daniele D’Agaro Swinging Duo. Ingresso libero
Ancora una grande serata di Swing al cafè Rossetti con il supergruppo Daniele D’Agaro Swinging Duo (special guest, Flavio Davanzo) a cui sono invitati a partecipare tutti gli appassionati di questi apprezzati e ballabili generi della nostra regione e della vicina Slovenia.

Artista ecclettico, eccentrico, ironico e istrionico, sempre capace di divertire ed entusiasmare il pubblico, il clarinettista e sassofonista friulano Daniele D’Agaro inizia la sua attività musicale nel 1979 con la Mitteleuropa Orchestra. Nello stesso anno si trasferisce a Berlino dove risiederà per due anni. Dal 1983 vive ad Amsterdam, dove lavora con i gruppi più rappresentativi della scena olandese e internazionale, sia nel campo del jazz che della musica improvvisata assieme a Benny Bailey, Misha Mengelberg e Louis Moholo.  In quel periodo fa parte di numerose formazioni dei Paesi Bassi (J.C. Tans Orchestra, Sean Bergin’s MOB e Frankie Douglas’ Sunchild). Nel 1989 con il violoncellista Tristan Honsinger e il bassista Ernst Glerum forma il trio Lingua Franca. Con Sean Bergin e Tobias Delius dà vita al Trio San Francisco, formazione che combina vari aspetti della improvvisazione, tra jazz, musica Kwela delle Townships sudafricane, folk con diverse combinazioni di strumenti (sassofoni, clarinetti, flauto, fisarmonica diatonica).  Nel 1991, su commissione del Festival October Meeting di Amsterdam, realizza una composizione che comprende il gruppo etnico a corde della Val Resia, Friuli e diversi improvvisatori.  Nel 1993 tiene la tournée Cosmic dialects con il trio Lingua Franca a cui si aggiungono per l'occasione il cantante griot senegalese Mola Sylla e Richard Teitelbaum al computer ed elettronica.  Nel 1996 tiene una serie di concerti con Hidden Treasures, un quintetto diretto assieme al trombettista Benny Bailey, progetto dedicato ai manoscritti musicali inediti di Don Byas scoperti nell’Archivio del Jazz di Amsterdam. Nel 1996 torna a vivere in Friuli, dove forma un duo con Mauro Costantini all’organo liturgico suonando discanti aquileiesi post-gregoriani, musiche dai concerti sacri di Duke Ellington, proprie composizioni e libere improvvisazioni. Nel 1998 è in tournee con il bassista Mark Helias e realizza il CD Gentle Ben. Nel 2001 è a Chicago per presentare altri inedti di Don Byas. Nel giugno 2002 ha registrato il CD live Strandjutters per la Hat-Hut Records assieme ad Han Bennink ed Ernst Glerum. Nell’ottobre 2002, aprile 2003, febbraio 2004 e settembre 2005 luglio 2006 ha tenuto tour negli USA con un suo quartetto conprendente Robert Barry (il batterista a fianco di Sun Ra dagli anni 1950), Jeb Bishop e Kent Kessler e ha insegnato alla School of Art Institute of Chicago. Dal 2003 dirige The Adriatics Orchestra, un'ampia formazione internazionale, dedicata alle attuali metodologie compositive e alla libera improvvisazione.  Nel 2007 per l’etichetta El Gallo Rojo ha pubblicato il cd live Comeglians.  Da oltre dieci anni si esibisce con il pianista Franco D’Andrea sia in duo che con il suo quintetto (Franco D’Andrea, Fabrizio Bosso alla tromba, Gianluca Petrella trombone e Zeno de Rossi alla batteria) e dirige il trio Ultramarine. Da 12 anni fa parte dell'importante formazione Globe Unity, la prima orchestra di freejazz europea attiva fin dagli anni '60.

Flavio Davanzo è particolarmente conosciuto e apprezzato a livello nazionale. Ha suonato con Toni Scott, Kenny Wheeler e John Taylor l e la sua lunga e proficua collaborazione con Giancarlo Schiaffini è sfociata in 4 anni di dischi e concerti in Italia e all'estero. Dal 2009 insegna tromba Classica e moderna in Istituti Statali, Licei e Conservatori. Al suo attivo vanta una quarantina di incisioni come turnista e alle spalle ha una lunga attività di arrangiatore presso il teatro Miela di Trieste. E' il Direttore della Shipyard Big Band.

Stefano Franco, noto pianista jazz e honky-tonk piano, non ha bisogno di presentazioni. Dal potente pianismo ritmico, tiene il groove usando magistralmente un hi-hat amplificato al piede destro e una mano sinistra assolutamente incalzante. E' il direttore artistico del Muggia Jazz Festival.